Battesimo del Signore

Posted by Padre Eugenio Cavallari on 10 January 2019

gialloTu sei il mio figlio prediletto, in te mi sono compiaciuto

Letture: Isaia 40,1‑5.9-11; Tito 2,11-14; Luca 3,15-16.21‑22.

1 ‑ Il battesimo di Gesù ‑ Esso costituisce prima di tutto una presentazione della figura e dell'opera di Gesù: ‘Tu sei il mio Figlio prediletto, in te mi sono compiaciuto’ – ‘Ecco il mio servo che io sostengo, il mio eletto in cui mi compiaccio’.  E così diventa la prima proclamazione solenne ed ufficiale della divinità di Gesù:  Figlio di Dio e Servo del Signore, consacrato alla salvezza dell'umanità. Egli è venuto perché ‘si adempia ogni giustizia per mezzo di Lui’, cioè si ristabilisca nel cuore di tutti gli uomini la perfezione infinita di Dio, violata dal peccato di Adamo ed Eva e dei loro discendenti. Tutto ciò si realizzerà sulla croce, nel suo Sangue, segno dell'Amore giusto e misericordioso di Dio: ‘Costui vi battezzerà in Spirito santo e fuoco’. Il punto di congiunzione fra la giustizia e la misericordia è la pietà.

2 ‑ Caratteri della missione di Gesù ‑ Egli si presenterà con la massima dolcezza, comprensione e misericordia da una parte:‘non alzerà la voce, non spezzerà una canna incrinata, non spegnerà uno stoppino dalla fiamma smorta’, ma con fermezza coraggiosa dall'altra per difendere il diritto degli onesti, dei poveri e dei perseguitati:‘affermerà il diritto in faccia a tutti, pagando di persona’. Inoltre la sua missione avrà un carattere universale: ‘Porterai il diritto alle nazioni. Ti ho stabilito come alleanza del popolo e luce delle nazioni’.

3 ‑ Il nostro battesimo – Realizza tre effetti spirituali: a) è la redenzione di ogni uomo dal peccato originale e dalla schiavitù del male: ‘passò beneficando e risanando tutti coloro che stavano sotto il potere del diavolo perché Dio era con lui’; b) genera l'uomo alla vita di Dio:‘battezzate tutte le genti nel nome del Padre, del Figlio, dello Spirito Santo’; c) unisce ogni uomo al Corpo di Cristo, che è la Chiesa: ‘è venuto per formare di due popoli un solo popolo’. Quindi dona una triplice grazia: non commettere più il male, vivere con Gesù e come Gesù, essere parte viva del corpo di Cristo, che è la Chiesa. Ecco la prima catechesi di Agostino ai neo-battezzati: ‘Godete e rallegratevi, perché voi non siete più soltanto simpatizzanti di Cristo, ma voi siete diventati Cristo’ (Comm. Vang. Giov. 26).

4 - Punti concreti - Il nostro battesimo non deve restare un episodio lontano e sbiadito, accettato come un dato di fatto, nel quale noi non siamo entrati direttamente. Esso, come la vita e tutte le sue implicanze, è un dono gratuito che va accolto coscientemente e fatto maturare con la collaborazione personale alla grazia di Dio: essa è necessaria all’uomo e agisce sempre nel suo cuore per liberarlo dal male e farlo crescere nel bene. Il primo impegno resta quello di lavorare con Dio per conservare intatto il dono della libertà, lottando contro la concupiscenza o attrazione al male, che insorge dentro e fuori di noi. Questo è il secondo obiettivo: assecondare l’azione del Signore, che ha indicato a ciascuno una missione specifica da compiere per il bene di tutti, senza tirarci indietro. La situazione presente del mondo interpella ciascuno perché dia il meglio di sé in famiglia, nella scuola o ambiente di lavoro, in parrocchia.

5 ‑ Punto debole – Purtroppo molti genitori non spiegano per tempo ai figli che fanno parte di un corpo che è l'umanità intera. Li educhiamo ad essere ‘buoni’ individualmente, non ad amare tutti, senza esclusione di alcuno. Il battesimo è proprio il sacramento che ci inserisce in una famiglia universale: la Chiesa. Agostino la chiamava semplicemente: la Cattolica! Di fronte a questa realtà, si possono ancora giustificare certi atteggiamenti dei cristiani, che vivono privatamente la propria vita, e parlano più o meno così: io credo, ma in chiesa non vado perché mi dà fastidio la gente; io faccio il mio dovere, ma non voglio impicciarmi dei fatti altrui?

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