Diciannovesima Domenica fra l'anno

Posted by Padre Eugenio Cavallari on 7 August 2016

verdeAnche voi tenetevi pronti, perché il Figlio dell'uomo verrà nell'ora che non pensate.

Letture: Sapienza 18, 3.6‑9; Ebrei 11, 1-2.8-19; Luca 12, 32‑48.

1 ‑ La notte della liberazione ‑ Per il popolo ebraico, schiavo in Egitto, la liberazione avvenne di notte, una notte però rischiarata da una colonna di fuoco, immagine dell’amore divino. Per ogni uomo ‘la notte di liberazione’ è la morte, illuminata però da una fedele e serena attesa del Signore. Essa è la nostra Pasqua, cioè il passaggio dalla vita terrena alla vita eterna, andando incontro a Cristo risorto.

2 ‑ Abramo ‑ Il patriarca Abramo è il simbolo vivente dell’uomo, che ha una fede incrollabile nella assicurazione della ‘terra promessa’: ‘Per fede, Abramo, chiamato da Dio, obbedì partendo per un luogo che doveva ricevere in eredità, e partì senza sapere dove andava’. Perciò egli visse tutta la vita, in attesa della terra promessa e quindi ‘come in una regione straniera, abitando sotto le tende’. In realtà, egli attendeva di abitare un giorno nella città eterna, cioè in Dio stesso, e per sempre.

3 ‑ La fede – L’autore della Lettera agli Ebrei la definisce così: ‘Essa è fondamento delle cose che si sperano e prova di quelle che non si vedono’. Il motivo, da cui nasce e si sostiene la fede, è solo questo: Dio è fedele alle sue promesse. Dio è di parola! Egli ha promesso, in Cristo, la liberazione dal peccato, dalla morte e da ogni male; ha promesso la vita eterna a coloro che egli ama… Ebbene: questo accadrà! Noi, che veniamo molto tempo dopo, siamo in grado di verificare che Gesù ha compiuto la salvezza attraverso la sua passione, morte e risurrezione; poi ha affidato alla Chiesa il compito di realizzare il tutto nella storia dell’umanoità. Resta un’unica cosa: l’arrivo finale di Cristo al termine della storia per portarci tutti con sé.

4 ‑'Siate pronti' ‑ Il Vangelo riprende il succo del discorso: ‘Non temere piccolo gregge, perché al Padre vostro è piaciuto di darvi il suo regno’. La vita eterna diventa così il vero ‘tesoro’, al quale attaccare il nostro cuore, cioè tutte le nostre speranze: ‘Vendete ciò che avete e datelo in elemosina, fatevi borse che non invecchiano, un tesoro inesauribile nei cieli, dove i ladri non arrivano e la tignuola non consuma’. La stessa povertà evangelica, intesa come saggio distacco dalle cose della terra e utilizzo di tutte le risorse per il bene dell’umanità, è motivata dalla speranza nella vita eterna e dall'amore al prossimo!

5 ‑ Avvertimenti divini ‑ Eccoli: a) tenetevi pronti perché non conoscete l'ora della morte; b) siate amministratori sagaci e fedeli dei doni di Dio, perché dovrete rendere strtto conto di tutto; c) ‘il servo che, conoscendo la volontà del padrone, non avrà agito secondo la sua volontà, riceverà molte percosse; quello invece che, non conoscendola, avrà fatto cose meritevoli di percosse, ne riceverà poche’(Inferno - Purgatorio); d) ‘a chiunque fu dato molto, molto sarà chiesto; a chi fu affidato molto, sarà richiesto molto di più; e) beati i servi fedeli perché il padrone ‘li farà mettere a tavola e passerà a servirli’ (Paradiso)!

Tags: