Diciannovesima Domenica fra l'anno

Posted by Padre Eugenio Cavallari on 11 August 2017

verdeUomo di poca fede, perché hai dubitato?

Letture: 1Re  19, 9a.11‑13a;  Romani  9,1‑5;  Matteo  14, 22‑33.

1 ‑ Il monte di Dio ‑ La vicenda del profeta Elia, che sale l’Oreb, il monte di Dio, e sente questa voce del Signore: ‘Esci e fermati sul monte alla presenza del Signore’, è la stessa esperienza che fa ogni uomo in cerca di Dio, di se stesso e delle radici della vita. Il Signore passa accanto a lui... e lo annuncia, non il terremoto o il vento impetuoso o il fuoco, ma un vento leggero. Ecco lo Spirito Santo: la dolce brezza divina che annuncia pace, misericordia, amore!

2 ‑ La presenza di Dio – Così ne parla Agostino: ‘Dio abita nei singoli fedeli come in altrettanti suoi templi e nei fedeli riuniti insieme come nell’unico suo tempio. Egli è presente ovunque e lo è nella sua totalità, ­ma non abita ovunque, bensì solo nel suo proprio tempio, col quale è per sua grazia buono e misericordioso. Abitando poi nei fe­deli, è contenuto da alcuni in misura maggiore e da altri in misura minore...Quando tu pensi all’inabitazione di Dio,  pensa all’unità e alla comunione dei Santi, specialmente nel cielo, ove si dice che Dio soprattutto abita, poiché lì si compie perfettamen­te la sua volontà’ (Lettera 187,13).

3 ‑ Nella storia ‑ Il mare, su cui naviga la piccola barca degli apo­stoli, è immagine plastica della vita, che trascorre fra burrasche e brevi pause di calma. Gesù è sempre presente sia dall'alto del monte su cui prega e si offre, sia quando si avvicina alla barca per rincuorare, sia quando sale sopra la barca per guidarla. Pietro, sul punto di affondare, grida con fede vacillante: ‘Salvami, Signore’, ma il Signore lo rincuora con un dolce rimprovero: ‘Uomo di poca fede, perché hai dubitato’?

4 ‑ Il vento contrario ‑ La prova si presenta sempre così: un osta­colo nel cammino. Sintetizza S. Paolo: Foris pugnae, intus timores - all'esterno lotte, all'interno paure. Gli apostoli, come tutti gli uomini, remano con il vento contrario per  vincere le proprie riluttanze e le contrarie­tà della vita. Ma le difficoltà hanno anche una funzione positiva perché denunciano un pericolo e lo rimuovono, impedendo di fermarci o di indietreggiare trascinati dalla corrente. Le prove e le persecuzioni fanno sempre bene, perché risvegliano energie nuove e latenti!

5 ‑ Punti concreti ‑ a) La barca della nostra vita ha bisogno di una rotta ben precisa e di un governo sicuro. Non affidiamoci mai soltanto alle indicazioni degli uomini, alle loro promesse, alle nostre forze. Chi guida gli eventi e gli uomini è sempre Dio! b) Diamo una mèta valida alla nostra vita, che poi è sempre l'altra sponda del mare: l’eterno e l’infinito! c) Per superare le presenti difficoltà è necessario remare insie­me: i problemi si risolvono quando c'è concordia di intenti e collaborazione. Il dissidio e la contestazione servono solo a demolire.

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