Diciassettesima Domenica fra l'anno

Posted by Padre Eugenio Cavallari on 28 July 2018

verdeRaccolsero dodici canestri con i pezzi avanzati dei cinque pani

Letture: II Re 4, 42‑44; Efesini 4, 1‑6; Giovanni 6, 1‑15.

1 - I pani d'orzo ‑ Il profeta Eliseo compie il miracolo, che un giorno Gesù ripeterà amplificandolo: moltiplica venti pani d'orzo per cento persone. Si trattava di pa­ni che venivano offerti ‘come primizie’ all'uomo di Dio e, in quanto tali, poteva­no benissimo essere donati alla gente affamata: ‘Dalli da mangiare alla gente – ordina Dio al profeta - poiché così dice il Signore: Ne mangeranno e anche ne avanzeranno’. La storia è colma di questi gesti divini: Dio provvede a tutti in sovrabbondanza, utilizzando per lo più la generosità dei buoni. Ma c’è un prodigio quotidiano di dimensioni planetarie che avviene sotto i nostri occhi, senza che ce ne avvediamo: il chicco diventa spiga, la spiga diventa pane che sfama miliardi di uomini...

2 ‑ La fame ‑ Da una parte c'è la fame del mondo, dall'altra la bontà infinita della Provvidenza di Dio. Il pane che si moltiplica ogni giorno è segno dell’amore di un Padre per tutti i suoi figli. Ma, anche per compiere il suo miracolo, Gesù vuole la collaborazione di tutti: un ragazzo offre cinque pani e due pesci, gli apostoli distribuiscono a migliaia di persone il cibo moltiplicato e raccolgono alla fine dodici canestri di pane avanzato. Tutti gesti che indi­cano chiaramente come il pane vada condiviso: se ciascuno offre quello che ha, può compiersi davvero il ‘miracolo della condivisione’, che basterebbe a sfamare il mondo intero.

3 ‑ Un altro pane – Naturalmente Gesù non è venuto fra gli uomini per dare loro soltanto il pane del corpo. Fa anche questo! Ma a Lui interessa il ‘cibo che non perisce’, la sua Parola di verità, la luce di cui ha fame lo spirito dell'uomo. La moltiplicazione dei pani è segno quindi di un'altra moltiplicazione, che avviene ogni giorno su tutti gli altari del mondo: l’Eucaristia. Questo Pane disceso dal cielo è L­ui in persona; chi ne mangia non avrà più fame e non morrà mai più, anzi, vivrà in eterno. Il ministero degli apostoli è proprio il servizio che moltiplica la Parola e il Pane dello spirito: Cristo!

4 ‑ Un altro corpo ‑ L'Eucaristia dunque è il pane, che diventa segno del Corpo di Cristo. Per questo, chi lo riceve entra a far parte del Corpo stesso di Cristo: un ‘corpo’ risultante dall’unione di Gesù, Dio fatto uomo, con tutti gli uomini. Mangia realmente quel Pane chi vuole far parte del Cor­po di Cristo, chi ama e cerca l'unità nella Chiesa: ‘Fratelli – ci dice Paolo - vi esorto a ­comportarvi in maniera degna della vostra vocazione...supportandovi a vicenda con amore, cercando cioè di conservare l'unità dello Spirito per mezzo del vincolo della pace. Un solo corpo, un so­lo spirito, una sola speranza, un solo Signore, una sola fede, un solo battesimo’(Lettera agli Efesini).

5 ‑ Punti concreti ‑ a) Ogni dono di Dio va condiviso con tutti perché non ci sia più squilibrio fra chi ha troppo e chi non ha niente. Diamo generosamente quel poco o tanto che siamo e ab­biamo. b) Il lavoro più urgente resta la costruzione dell'uni­tà all'interno della Chiesa e con il mondo. Gettiamo con umiltà e costanza semi di simpatia, rispetto, stima, aiuto, apertura verso tutti. Tutto il resto verrà da sé. Sentiamoci responsabili del mondo intero. Ricordiamo anche un principio pratico: non il molto di pochi, ma il poco di tutti!

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