Diciassettesima Domenica fra l'anno

Posted by Padre Eugenio Cavallari on 27 July 2019

verdeChiedete e vi sarà dato, cercate e troverete, bussate e vi sarà aperto

Letture: Genesi 18, 20‑21.23-32; Colossesi 2, 12‑14; Luca 11, 1‑13.

1 – Cinquanta, trenta, dieci ‑ La preghiera di Abramo, così ardita e intelligente, è fatta a Dio per tentare in extremis di salvare Sodoma e Gomorra, le due città corrotte del Mar Morto: ‘Signore, forse là si troveranno dieci giusti ‑ Non la distruggerò per riguardo a quei dieci’. In quel caso purtroppo non si trovò neppure un giusto, e le due città furono distrutte per sempre dal fuoco. Noi fortunatamente possiamo continuare così la preghiera di Abramo: ‘Signore, per riguardo a quell'unico giusto che è Cristo, il Figlio tuo e nostro fratello, non distruggere il mondo’! E, ancora una volta, siamo sicuri di essere ascoltati perché le Sodoma e Gomorra moderne si ravvedano e si salvino.

2 ‑ L'Amico divino ‑ Gesù, per assicurarci che Dio ascolta sempre e chiunque, inventa la parabola dell'amico importuno, che ha il coraggio di tirar giù dal letto, a mezzanotte, il capo-famiglia per farsi dare tre pani: ‘perché chi chiede ottiene, chi cerca trova, e a chi bussa sarà aperto’. La conclusione è ovvia: dobbiamo chiedere sempre, senza stancarci mai, l’aiuto del Signore e dei fratelli. Abbiamo bisogno di tutti per poter aiutare tutti!

3 ‑ Che cosa chiedere ‑ Il Vangelo risponde anche a questa domanda: ‘Quando pregate, dite: Padre nostro’. E queste sono le cose più importanti da chiedere con la preghiera insegnataci da Gesù: l'amore del Padre e dei fratelli, la sua volontà realizzata per il bene di tutti, il nostro pane quotidiano (per il corpo e per lo spirito), la remissione (ricevuta e concessa) dei peccati e di ogni debito, la liberazione dalle tentazioni e dal male. Questa sublime preghiera, che solo Gesù poteva inventare, espone le richieste con un linguaggio così semplice e universale, che potrebbe essere fatta da chiunque, anche da un ateo o da un non-cristiano. Sarà proprio il ‘Padre nostro’ la piattaforma comune ed essenziale, su cui si troveranno d’accordo tutti gli uomini?

4 ‑ Con chi chiedere ‑ La nostra preghiera, per essere assolutamente efficace, deve essere fatta in unione a quella di Gesù. Per questo Gesù inizia così: 'Padre nostro' e non: ‘Padre mio’. In realtà, anche quando siamo soli, siamo almeno due: Gesù e io. Dobbiamo allora abituarci a pregare sempre con questa intenzione: 'Padre, intendo pregare e offrirmi per gli stessi motivi per cui prega e si offre Gesù'. Così preghiamo nel modo migliore e siamo sicuri di essere ascoltati.

5 ‑ La preghiera ‑ Agostino ci suggerisce una definizione bellissima di preghiera: ‘Pregare non vuol dire parlare, ma desiderare. Chi sempre desidera, sempre prega. Quando sonnecchia la preghiera? Quando si raffredda il desiderio’ (Disc. 80,7). Impariamo a pregare con i desideri che sgorgano dal cuore. Essi non sono soltanto il risultato della nostra vita interiore, ma i suggerimenti dello Spirito Santo, i suoi ‘gemiti inenarrabili’ con cui prega ininterrottamente nel nostro cuore il Padre che è nei cieli insieme a Gesù.

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