Immacolata Concezione

Posted by Padre Eugenio Cavallari on 7 December 2019

gialloEsulto e gioisco nel Signore perché mi ha rivestito delle vesti di salvezza

Letture: Genesi 3,9-15.20; Romani 15, 4-9; Luca 1,26-38.

1 - Un po’ di storia – Pio IX ha proclamato il dogma dell’Immacolata l’8 dicembre 1854 nella Basilica di S. Pietro, dopo una lunga maturazione della tradizione cristiana per circa nove secoli. Non tutti furono d’accordo; in Germania ci fu anche un piccolo scisma fra i ‘vetero-cattolici’. Ma ci pensò la Madonna stessa a chiarire la questione. Apparendo quattro anni dopo (11 febbraio 1858) nella grotta di Lourdes, a Bernadette che le chiedeva come si chiamasse, rispose: ‘Io sono l’Immacolata Concezione’. La nostra Genova, città di Maria fin dal 25 marzo 1637, ha voluto innalzare il primo tempio all’Immacolata, con la Basilica di Via Assarotti, dopo la proclamazione del dogma da parte di Pio IX.

2 - Un nuovo nome – Questo dunque è il nuovo nome che si è dato Maria, e spiega molto bene la differenza che c’è fra Lei e tutti noi. Ella è l’unica creatura che, fin dal primo istante del concepimento, è stata esentata dal peccato originale. Questo privilegio è giustificato dal fatto che Maria doveva diventare la degna Madre di Gesù: il Figlio di Dio fatto uomo. Non era possibile che fosse contemporaneamente schiava del demonio Colei che avrebbe concepito nel cuore e nel grembo il Santo dei santi.

3 - Figlia della Redenzione - Ma questo non significa affatto che Maria non abbia avuto bisogno di redenzione. Infatti la Chiesa spiega che Ella fu esentata dal peccato originale con una grazia di tipo preservante, cioè precedente la passione e morte di Gesù, ma sempre conseguente ai meriti di Gesù Redentore. Quindi anche Maria è la prima figlia della Redenzione, come un giorno sarà Madre di Redenzione insieme a Gesù per tutti noi.

4 - Un pensiero di Agostino - Egli è una delle voci mariane più limpide e originali della Chiesa, perché non parla mai isolatamente di Maria, ma sempre in rapporto a Cristo e alla Chiesa: Maria, Gesù e la Chiesa sono un mistero unico e indissociabile. Così scrive in un celebre trattato: ‘Eccettuata la santa vergine Maria, della quale, per la dignità stessa del Signore, non voglio che si faccia nessuna questione allorché si discute di peccati - come possiamo infatti sapere quale maggiore abbondanza di grazia le sia stata conferita per vincere da ogni parte il peccato e meritare di concepire e generare Colui che sicuramente non ha alcun peccato? -, tutti gli altri santi e sante che cosa pensiamo ci avrebbero risposto se li avessimo interrogati: Avete peccati? Certamente esclamerebbero all’unisono: ‘Se dicessimo che non abbiamo il peccato, noi stessi ci inganniamo e la verità non è in noi’ (Natura e grazia 36,42).

5 - E noi? -  Il giorno del battesimo è stato per noi il momento della rinascita alla vita nuova: il peccato originale è stato rimesso e da allora abbiamo la possibilità di vivere da risorti. Però per noi sono rimaste le tre conseguenze del peccato originale, con cui dobbiamo convivere fino alla morte, nella certezza di poterle superare con la grazia di Dio: l’inclinazione al male, le prove della vita (dolori, malattie, sofferenze morali), la morte fisica. In tal modo cooperiamo alla nostra salvezza, meritataci da Gesù sulla Croce. L’obiettivo concreto, che nasce da questa celebrazione, non può essere che questo: Tutti immacolati nell’Immacolata

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