Prima Domenica di Quaresima

Posted by Padre Eugenio Cavallari on 4 March 2017

violaNon di solo pane vive l’uomo, ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio

Letture: Genesi 2, 7-9. 3,1‑7;  Romani 5,12‑19;  Matteo 4,1‑11

1 ‑ Quaresima ‑ Periodo liturgico di quaranta giorni, che ci prepara a rivivere in modo nuovo il mistero pasquale della passione, morte e risurrezione di Gesù. Dunque è un tempo di revisione profonda e positiva della no­stra vita umana e cristiana nel segno della Croce, che si sviluppa attraverso: a) la preghiera personale e liturgica, b) la medi­tazione vissuta della Parola di Dio, c) il digiuno delle passioni e dei sensi interni ed esterni, d) l'esercizio delle opere di misericordia o di solida­rietà verso il prossimo. In questo periodo imitiamo e condividiamo l'esperienza vissuta da Ge­sù per quaranta giorni sul monte di Gerico, prima di iniziare il suo ministero pubblico. Ci attendono nuove sorprese da questo ‘stare con Dio’, sospinti dalle ispirazioni dello Spirito Santo.

2 ‑ Adamo e Cristo ‑ Le tre letture bibliche sono centrate sul te­ma del peccato originale e della redenzione operata da Gesù. L'essenza del peccato di Adamo ci viene rivelata dalle parole di Satana, il tentatore che ci vuole sottrarre a Dio: ‘Non morirete affatto! Anzi, Dio sa che quando voi mangiaste del frutto dell’albero, si aprirebbero i vostri occhi e diventereste come Dio, conoscendo il bene e il male’. Invece l’essenza della Redenzione ci viene spiegata da Paolo così: ‘Per l'obbedienza e la morte di uno solo, tutti saranno costituiti giusti’. Gesù, offrendosi al mondo come salvatore, ha voluto e dovuto far propri tutti i peccati, le tentazioni, le sofferenze, le fatiche, le tribolazioni e le omissioni di ogni singolo uomo per espiarli sulla Croce. La sua vitto­ria ha generato la nostra vittoria sul male.

3 ‑ La tentazione – Gesù ha dato inizio alla vita pubblica e alla sua passione rivivendo in se stesso tutte le tentazioni dell’uomo: quelle cattive per vincerle, quelle buone per accoglierle. La tentazione è un fatto connaturale all'uomo: egli, essendo libe­ro, vive sempre il dramma di scegliere o il bene o il male. Essa quindi non è soltanto frutto di una suggestione del demonio o della concupiscenza, cioè dell’attrazione al male, ma è un fatto di libertà, una opportunità per migliorare creare vita nuova: è un dono di Dio! In effetti il tentatore più grande non è il demonio, ma Dio: il primo ci tenta ingannandoci, il secondo ci tenta sulla generosità. S. Agostino, che se ne intendeva di tentazioni, arriva al punto di dire: ‘Se non c'è più la tentazione, non c'è più neppure la preghiera’ (Lettera 130,2,5). Non si tratta della tentazione del nulla, ma della ‘tentazione del sabato’, cioè della vita eterna. Lasciamoci ‘tentare’ dall’infinito!

4 ‑ Le tentazioni ‑ L'evangelista Matteo concentra invece la nostra riflessione sulle tre tentazioni negative fondamentali, che condizionano pesantemente la nostra vita quotidiana: a) trasformare anche i sassi in pane e in denaro adorando la materia; b) fare tutto in funzione di ciò che dicono e fanno gli uomini, senza ragionare con la propria testa; c) vendere se stessi pur di ave­re successo e arraffare il mondo. Gesù dimostra la sua sovrana libertà proprio di fronte a queste tentazioni diaboliche: Egli è totalmente libero da ogni forma di avarizia, di soggezione, di ambizione. Attraverso la tentazione l’uomo conosce se stesso e misura le proprie forze: con la grazia di Dio tutto è possibile.

5 ‑ La libertà ‑ Dove risiede dunque la vera libertà di spirito? Nel­l'affermare la propria indipendenza da tutte le cose della ter­ra, nel conquistare il dominio di se stessi e non farci dominare dal proprio io, nel servire soltanto Dio, cioè nel fare tutto per amore. La libertà nuova di Cristo è in definitiva la capacità di far comunione con il bene infinito e con tutti gli uomini! In questo senso Gesù è il vero Redentore per­ché re-dime, cioè ricompra, riscatta, libera l’uomo da ogni forma di schiavitù, esterna e interna. Da qui necessariamente inizia il cammino di un’autentica quaresima.

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