Quarta Domenica di Avvento
Ecco, la Vergine concepirà e partorirà un figlio, che saÂrà ‘Dio‑con‑noi’
Letture: Isaia 7,10‑14; Romani 1,1‑7; Matteo 1,18‑24.
1 ‑ Il segno di Dio ‑ Il profeta Isaia presenta Maria come il centro di tutte le opere della salvezza, di tutti i gesti o segni che annunciano il Salvatore: ‘Il Signore stesso vi darà un seÂgno. Ecco: la vergine concepirà e partorirà un figlio, che chiamerà Emmanuele: Dio‑con‑noi’. Maria per questo ruolo di vergine-madre è la creatura che per vocaÂzione divina è divenuta ‘termine fisso d'eterno consiglio’ (Dante). Lo è da sempre e lo sarà sempre più. Da questo momento Dio è l’Emmanuele: tutto con noi e per noi!
2 ‑ Perché una Madre? ‑ La presenza di una vergine‑madre nel miÂstero dell'Incarnazione sottolinea l'intensità di un rapporto d'amore fra Dio e gli uomini, fra gli uomini e Dio. Dio ama l'uomo con tutta la tenerezza di un padre e di una madre, l'uomo è chiamato ad aÂmare Dio come un figlio ama la propria madre. Maria è il segno grandioso di questo amore che nasce a Natale. A questo punto, chiediamoci anche se questo rapporto non ci induca ad amare tutti, non solo come fratelli, ma anche come figli. La maternità spirituale della Chiesa è anche la risultante di un amore materno di tutti noi. Allora sono tre le madri: Dio, Maria, la Chiesa.
3 - Due piani - Se però limitassimo la maternità di Maria al solo piano fisico, sviliremmo questo ruolo d'amore della creatura ad una pura prestazione di sangue materno. La maternità di Maria è soprattutto spirituale sia nei confronti di Gesù-uomo che di tutti noi. Ella amava talmente il ‘suo’ Dio da entrare in un rapporto sponsale con l'Amore infinito e infatti concepisce per oÂpera dello Spirito Santo. Commenta Agostino: ‘La fede nella mente di Maria, CriÂsto nel grembo di Maria’. Il Verbo, dunque, prima si inÂcarnò spiritualmente nella mente e nel cuore di Maria, poi si fece carne nel grembo di Maria.
4 - Molte madri ‑ Questa mirabile incarnazione del Verbo di Dio conÂtinua in ogni uomo che accoglie nella fede l'Amore di Dio. A questo punto si può dire che l'uomo, in qualche modo, diventa ‘madre’ di Dio. Insomma, ciò che è accaduto a Maria è segno di ciò che accaÂde all'anima fedele. Ed è proprio Gesù che ce lo rivela in modo stupefacente: ‘Ecco mia madre ed ecco i miei fratelli, perché chiunque fa la volontà del Padre mio che è nei cieli, questi è per me fratello, sorella e madre’ (Vangelo).
5 - Punti concreti ‑ Tutto il discorso cristiano sul Natale potrebbe ridursi a quest'unico punto: l'amore di cui ha bisogno il mondo è l'aÂmore della madre per il proprio figlio. In effetti, a noi vieÂne chiesto di amare gli altri, non solo come fratelli, ma come nostri figli! I poveri, gli emarginati, le persone sole...sentirebbero nuovamente il calore della loro madre e comprenderebbero che Dio è Emanuele, cioè, Dio-con‑loro.