Quarta Domenica fra l'anno

Posted by Padre Eugenio Cavallari on 27 January 2017

verdeDio ha scelto ciò che nel mondo è nulla per ridurre a nulla ­le cose che sono: nessuno si vanti davanti a Dio

Letture: Sofonia 2, 3; 3,12‑13;  1 Corinzi 1, 26‑31;  Matteo 5, 1‑12.

Il Discorso della montagna rivela all'uomo la vera essenza della felicità. Le beatitudini sono otto punti, ma talmente colle­gati da compenetrarsi a vicenda in modo inscindibile.

1 - ‘Beati i poveri in spirito’ ‑ L'umiltà li mette in condizione di essere salvati; l'obbedien­za li rende servi del Signore la fiducia li mette in braccio a Dio. I poveri di Dio si considerano bisognosi di tutto davanti a Dio e agli uomini; non si inorgo­gliscono per il bene compiuto, non si deprimono per i propri limiti o errori; ‘vendono tutto’ per conquistare Dio ed essere e­ternamente con Lui.

2 - ‘Beati gli afflitti: saranno consolati’ ‑ Non si tratta solo degli afflitti per le sventure della vita, ma di coloro che si affliggono perché sono ancora mancanti di Dio, sono pellegri­ni della speranza, soffrono per il tanto male che c'è ancora nel mondo. La loro sofferenza è già una grande consolazione.

3 ‑ ‘Beati i miti: erediteranno la terra’ ‑ I miti sanno dominare se stessi, sono equilibrati, trattano gli altri con rispetto e dolcezza. Gli umili conquistano il cuore di Dio, i miti con­quistano il cuore degli uomini. La mitezza è tipica dell’intelligenza di fronte alla verità, l’umiltà è tipica della volontà di fronte all’amore.

 4 ‑ ‘Beati quelli che hanno fame e sete di giustizia: saranno sa­ziati’ ‑ Essi desiderano con tutte le forze la perfezione in sé e negli altri. Sono uomini di grande tensione ideale, mora­le e operativa. Non sono per la mediocrità o il qualunquismo. La loro fame e sete è già sazietà e profonda gratificazione perché è ansia di infinito.

5 ‑ ‘Beati i misericordiosi: troveranno misericordia’ ‑ Essi hanno un cuore per tutte le miserie spirituali e materiali dell'uomo; sanno soffrire con chi soffre e gioire con chi gioisce. Com­prendono, scusano, incoraggiano, aiutano tutti. Perciò anche gli al­tri con uguale misericordia li corrisponderanno.

6 ‑ ‘Beati i puri di cuore: vedranno Dio’ ‑ In essi è assente ogni forma di malizia, di attaccamento disordinato alle creature, di interesse personale. La loro coscienza è profondamente onesta. Sono puliti dentro e fuori, anima e corpo. In essi può veramente abitare Dio. La purezza è la divina trasparenza nell’uomo.

7 ‑ ‘Beati gli operatori di pace: saranno chiamati figli di Dio’ ‑ Essi si comportano in modo tale da favorire o ristabilire l'ordinata concordia in se stessi e negli altri. Gli uomini tribu­teranno loro una particolare stima: quella di figli di Dio, che godono l’uno nell’altro di Dio, condiviso insieme a tutti.

8 - ‘Beati i perseguitati per causa della giustizia: di essi è il Regno dei cieli’ - Essi sono disposti a rischiare, a pagare di persona per la causa della giustizia: non vengono mai a compromessi con la propria coscienza. Nonostante le perse­cuzioni, la privazione di ogni libertà o della vita, sanno che non perdono e non perderanno mai il bene per cui lottano. An­che per costoro il Regno dei cieli è già nel loro cuore su questa terra.

°° Conclusione ‑ a) La strada della vera felicità è diametralmente opposta a quella che suggerisce il mondo; b) La ricompensa nei cieli è anche profonda beatitudine sulla terra.

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