Quattordicesima Domenica fra l'anno

Posted by Padre Eugenio Cavallari on 9 July 2017

verdePrendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite ed umile di cuore, e troverete la pace per le vostre anime

Letture: Zaccaria  9, 9‑10;  Romani  8, 9.11‑13; Matteo  11, 25‑30.

1 ‑ La nuova regalità ‑ Il profeta Zaccaria presenta il futuro Mes­sia, Gesù Cristo, come un re, che entra nella nuova Gerusalemme dell'umanità redenta senza armi e segni di potere: ‘Egli è giusto e vittorioso, cavalca un asino, un puledro d'asina; an­nunzierà la pace alle genti’. I1 nuovo stile di grandezza divina e umana è l'umiltà non l'orgoglio, la mitezza non la prepotenza. Questi valori Gesù li attribuirà a se stesso, come espressione di vera e divina regalità: ‘Imparate da me, che sono mite e umile di cuore e sarete in pace con voi stessi’.

2 ‑ Una pregiudiziale – Il Vangelo dell'amore è diretto ai ‘piccoli’ per una ragione molto semplice: solo loro possono capirlo e accoglierlo. Infatti l'orgoglioso ostenta autosufficienza, autonomia assoluta, indipendenza totale, quindi non accetterà mai un ‘punto di rife­rimento’ superiore alla sua intelligenza e libertà; tanto meno accetterà di essere in difetto, in debito, in colpa verso Dio e verso gli altri. Ora, dal momento che Dio rispetta scrupolosamente la libertà umana, è salvato solo chi accetta di essere salvato!

3 ‑ La medicina – Essa è l'umiltà, dono di Dio che guarisce l'animo u­mano dal male dell'orgoglio, causa di ogni peccato. Questa medicina agisce in modo  multiforme: a) ristabilisce un corretto rapporto con Dio, con se stesso e con gli altri; b) fa rinasce­re un positivo dinamismo interiore nella ricerca della perfezio­ne. L'umiltà è così la via interiore più diretta verso Dio, se stessi e agli altri. Ce lo ricorda Agostino: ‘O uomo, se vuoi salire, discendi; tu, che per voler salire con­tro Dio, sei precipitato’ (Confessioni 4,12,19).

4 ‑ La pace interiore ‑ Essa non risiede nell'insaziabile orgoglio, ma nella serena tranquillità dell'umiltà. Di fronte al mistero insondabile della Volontà divina, all'incognita degli eventi umani, ai problemi della convivenza con gli altri, al proprio limite, l'umiltà è l’unica e autentica pace del cuore, che ci mette al ri­paro da ogni forma di illusione e di delusione, dalla pigrizia, dal ri­sentimento, dalla paura. Infatti la prima umiltà nei nostri confronti è accettare se stessi: solo così siamo veramente liberi e pacificati.

5 ‑ La misura dell'infinito – ‘Se vuoi raggiungere l'apice della perfezione, scava in te stesso le fondazioni dell'umiltà’ (Agostino). Di fronte all'infinito ci si può accostare solo con una assoluta umiltà, sapen­do bene che tutto è dono di Dio: senza di Lui non possiamo far nulla. Il Signore rifiuta sistematicamente gli orgogliosi e sceg­lie sempre gli umili perché non può ripudiare se stesso, che è l’umiltà infinita. Un esempio fra tutti: la vergine e madre Maria, l’umilissima fra tutte le creature! Se anche noi ameremo l'umiltà, questa parola di Gesù si avvererà in pieno: ‘Tutto mi è stato dato dal Padre mio; nessuno conosce il Figlio se non il Padre, e nessuno conosce il Figlio se non il Padre e colui al quale il Figlio lo voglia rivelare’ (Vangelo)’.

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