Quindicesima Domenica fra l'anno

Posted by Padre Eugenio Cavallari on 15 July 2017

verdeA chi ha, sarà dato e sarà nell'abbondanza;  a chi non ha, sarà tolto anche quello che ha

Letture: Isaia  55, 10‑11;  Romani  8, 18‑23;  Matteo  13, 19‑23.

1 ‑ La fecondità ‑ Tutti i giorni assistiamo al miracolo della fecondità, che rinnova la vita nell'universo spirituale e materiale. E non ce ne meravigliamo più! ‘Come la pioggia non ritorna al cielo senza avere fecondato la terra, così sarà della mia parola: non ritornerà a me senza effetto, senza avere operato ciò che desidero e senza aver compiuto ciò per cui l'ho mandata’ (Isaia). La natura è tutto un miracolo perché la misura con cui agisce Dio è essenzialmente creativa.

2 ‑ La Parola ‑ La seconda Persona della Trinità, il Figlio di Dio fatto uomo, si chiama il Verbo, cioè la Parola‑azione di Dio: "Tutte le cose per mezzo di lui furono fatte, e senza di lui nulla fu fatto di ciò che esiste... Egli è la luce vera che illumina ogni uomo... E il Verbo si è fatto carne e ha dimorato fra noi; noi abbiamo contemplato la sua gloria, gloria che come unigenito ha dal Padre, pieno di grazia e di verità" (Prologo del Vangelo di Giovanni). Tutte le creature sono state ideate nel Verbo, infondendo in esse il dono della vita. 

3 ‑ In ascolto – La creazione è solo il preludio di un dialogo d’amore fra Dio e le sue creature. Egli vuole comunicare con noi e comunicarsi con noi per rivelarci il suo Amore. Tutte le parole che salgono dalle creature, tutti i pensieri, le intuizioni, i palpiti della mente e del cuore umano sono espressioni della ve­rità e dell'amore di Dio. Anche la fede è un dono che ci permet­te di ascoltare Dio, di pensare con i pensieri di Dio, di vede­re tutto alla luce di Dio. Eppure l'uomo blocca spesso questa capacità naturale e soprannaturale di ascoltare Dio: ‘Il cuore di questo popolo si è indurito, sono diventati duri di orecchi e hanno chiuso gli occhi per non vedere e non sentire e non intendere con il cuore e convertirsi e io li risani’(Isaia)!

4 ‑ La parabola – Il seminatore, il seme, il terreno... Ogni cuore è il terreno dove Dio deposita la sua Parola. C'è il cuore superficiale e disattento, arido e incolto, dissipato; ma c’è anche  il cuore disponibile, attento, che ha sete della Parola, cerca e riflette: ‘La terra buona rappresenta coloro che, avendo ascoltato la Parola con cuore buono e sincero, la custodiscono e portano frutto con la loro coscienza perseverante’ (Luca). 

5 ‑ Due domande ‑ La prima riguarda il mio cuore. Con quale atteggiamento accolgo la Parola di Dio? Permetto a Dio di parlarmi, entrare liberamente e agire oppure frappongo ostacoli e piccole a­stuzie per eludere il discorso e far finta di non sentire? La seconda domanda concerne il cammino compiuto per conoscere la Parola di Dio. Ho letto, almeno una volta, il Vangelo? Non sarà giunto il momento di iniziare una lettura sistematica di tutta la Sacra Scrittura per rendermi conto finalmente in chi e in che cosa credo?

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