Settima Domenica fra l'anno

Posted by Padre Eugenio Cavallari on 28 February 2019

verdeAmate i vostri nemici, fate del bene a quelli che vi odiano

Letture: 1 Sam. 26,2.7-9.12-13.22-23; 1Cor. 15,45-49; Lc 6,27-38.

1 - Saul e Davide - La guerre peggiori sono quelle che si scatenano fra gli amici. Così è finito anche il rapporto bellissimo fra il re Saul e il suo vice Davide per la gelosia del re verso le qualità superiori del suo collaboratore. La sorte, un bel giorno, sembra offrire a Davide la possibilità di eliminare definitivamente l’avversario che lo perseguita a morte. Ma Davide non vuole macchiarsi di un delitto di sangue davanti a Dio: si limita a disarmare Saul perché prima di tutto è il ‘consacrato del Signore’. Per il resto confida pienamente nell’aiuto di Dio, che rende a ciascuno secondo la sua giustizia e fedeltà. Questo gesto libera la coscienza di Davide e disarma a sua volta Saul perché non ha più alcuna giustificazione a perseguiare Davide. Anche noi dobbiamo amarci senza riserve imitando così l’amore infinito di Dio che perdona e risana gli uomini dal peccato.

2 - Il primo Adamo e l’ultimo Adamo - L’uomo Adamo fu uno spirito vivente, ma il secondo Adamo è lo spirito datore di vita. Uno veniva dalla terra come corpo materiale e mortale, il secondo viene dal Cielo e porta con sé la vita celeste, cioè la perfezione divina. Anche per questo noi dobbiamo amarci con un amore, non solo carnale ma spirituale, per assomigliare in tutto a Gesù, il quale ha donato la sua vita all’uomo nonostante il suo peccato, che lo rendeva ‘nemico’ ai suoi occhi: ‘Padre, perdona loro perché non sanno quello che fanno’. L’esempio di Gesù si impone come gesto unico ed estremo: Egli  ha salvato una volta per tutte gli uomini, dando loro la grazia di perdonare, sempre e comunque, fidando nella giustizia perfetta di Dio, che tocca e trasforma totalmente i cuori più induriti.

3 -  Come… così – L’insegnamento esemplare di Gesù sul perdono si sviluppa in quattro momenti: ‘Amate i vostri nemici, fate del bene a quelli che vi odiano, benedite coloro che vi maledicono, pregate per coloro che vi trattano male’. Il nemico è colui che non mi ama, l’avversario è chi mi odia, il detrattore è chi dice male di me,

il contendente è chi mi tratta male. Per ciascuno io devo offrire un comportamento adeguato su quattro livelli: amore, azioni buone, parlarne bene o tacere, pregare. E tutto questo per un semplice motivo di giustizia ‘distributiva’: ‘Come volete che gli uomini facciano a voi, così voi fate a loro’.

4 - Sempre di più - Gesù continua: ‘Se amate o fate agli altri quello che gli altri fanno a voi di bene, che merito ne avete? Anche i peccatori fanno lo stesso’.  Invece il vostro amore deve essere totalmente gratuito, non come un atto dovuto di riconoscenza per chi è buono con voi o o come un prestito a condizione che l’altro ti dia altrettanto. Solo così ‘sarete figli dell’Altissimo e la vostra ricompensa sarà più grande nei cieli’ (Vangelo). Dunque il perdono, come l’amore, deve essere qualcosa di incondizionato…

5 -  Punti concreti – a) Il perdono ha anche benefici effetti sulla nostra salute psico-fisica perché ci risparmia da una trentina di malattie, a detta dei medici: dalle turbe psichiche al mal di fegato, all’infarto ecc. Infatti l’ira e l’odio sono veleni che fanno prima di tutto male a noi stessi: potercene liberare significa salvarci da mali peggiori. b) Il vero perdono esige molta pazienza e tempi lunghi per consentire sia a noi che agli altri di capire e cambiare. c) La tecnica o strategia della misericordia ha tre momenti: non giudicare, non condannare, perdonare. Più diamo, più riceveremo con una misura ‘pigiata, colma e traboccante’ di pace e gioia interiore, di simpatia e successo nella vita!

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