Solennità del Corpo e Sangue di Cristo

Posted by Padre Eugenio Cavallari on 31 May 2018

gialloPrendete, questo è il mio corpo e il mio sangue

Letture: Esodo 24, 3-8; Ebrei 9, 11-15; Marco 14, 12-16; 22-26.

1 - Sacrificio di ringraziamento - L’Eucaristia è il sacramento della riconoscenza illimitata dell’uomo al suo Signore, soprattutto  per l’opera della salvezza: ‘Cristo, venuto come sommo sacerdote dei beni futuri, attraverso un Tenda più grande e più perfetta, non costruita da mani di uomo, non con sangue di capri e di vitelli, ma con il proprio sangue entrò una volta per sempre nel santuario, procurandoci una redenzione eterna’ (Lettera agli Ebrei). L’Eucaristia è la somma di tutti i beni messianici, presenti e futuri, di cui ringraziamo perennemente Dio.

2 - Sacrificio pasquale - Due doni sono preparati sull’altare: il pane e il vino. Essi sono ‘separati’ per ricordarci il sacrificio cruento della passione e morte di Cristo, in cui il sangue della nuova alleanza è versato per i peccati di molti’ (Marco), cioè per tutti gli uomini. E noi facciamo quanto ci ha ordinato il Signore: ‘Fate questo in memoria di me’, quindi beviamo il suo Sangue per ottenere la remissione dei nostri peccati e mangiamo il suo Corpo glorificato di risorto per nutrirci con la vita di Dio. Questo aspetto ‘sacrificale’ dell’Eucaristia è il primo e più importante, e lo viviamo nella celebrazione della santa Messa. Il secondo aspetto è quello ‘comunionale’ e lo viviamo ricevendo la comunione eucaristica o durante la Messa o fuori Messa.

3 - Il Corpo del Signore - L’Eucaristia è anche il sacramento dell’alleanza perenne di amore fra Dio e il suo popolo, sulla base di una comunione perfetta ossia unità compiuta fra Lui e noi per formare un solo corpo. Nell’unico pane di Gesù ritornano insieme i chicchi dispersi degli uomini. Noi diventiamo e siamo sempre più con Gesù un solo corpo: ‘È il vostro mistero che si celebra sull’altare del Signore, dal momento che voi siete corpo di Cristo e le sue membra. Voi ricevete il vostro stesso mistero’ (Agostino, Discorso 272). Ogni Eucaristia deve contenere questo anelito di Cristo: “Padre, che siano una cosa sola in noi come tu sei in me e io in te” (Vangelo).

4 - La Chiesa - Si può definire il Corpo eucaristico o mistico del Signore: Gesù è il centro, il capo, e noi siamo le sue membra. Questo aspetto di reciprocità è evidenziato da un testo famoso: ‘La Chiesa fa l’Eucarestia e l’Eucarestia fa la Chiesa (Henry De Lubac): il ministero della Chiesa consacra e produce l’Eucarestia, ma è dall’Eucarestia che nasce e si sviluppa la Chiesa fino a diventare un ‘corpo perfetto’, il Cristo totale. La nostra Eucaristia dovrebbe esprimere la pienezza di questo ‘segno’ dell’unità totale: vissuta insieme a tutti o, almeno, per tutti. Che cresca sempre più questo aspetto affinché si formi una vera mentalità cattolica, che include tutto e tutti.

5 - Punti concreti - Nell’Amen, che ciascuno di noi pronunzia alla comunione, sta il centro dell’impegno eucaristico. Dicendo: Amen, ci impegniamo, non solo a credere nella presenza reale di Gesù, ma a diventare il Corpo di Cristo, ad amare tutti fino alla fine, al perdono totale, a costruire una sola e unica famiglia. Il nostro ‘essere Chiesa’ - cioè corpo di Cristo - sempre più unita e fedele, è la conseguenza logica della nostra comunione eucaristica. L’ecumenismo, cioè l’apertura a tutte le culture e religioni, è la concreta risposta che ci viene chiesta oggi: accogliere con amicizia e affetto tutti, perché siedano all’unica mensa dell’amore di Dio e dei fratelli. Questa è l’unica vera globalizzazione, che unifica realmente tutta l’umanità con Gesù in Dio.

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