Solennità di Cristo Re dell'Universo

Posted by Padre Eugenio Cavallari on 22 November 2018

gialloIo sono Re ‑ Chiunque è dalla verità, ascolta la mia voce

Letture: Daniele 7, 13-14; Apocalisse 1, 5‑8; Giovanni 18, 33‑37.

1 ‑ Alfa e Omega - Daniele, nella visione notturna della profezia, e l’evangelista Giovanni, nella luce sfolgorante della nuova Gerusalemme, vedono Cristo,  Figlio di Dio e dell'uomo, venire con gloria e potenza per ricevere dal Padre il Regno eterno. E tutte le genti si batteranno il petto per lui in segno di adorazione e di fiduciosa speranza nella sua misericordia. E Cristo risponderà: ‘Sì, Amen! Io sono l'Alfa e l'Omega, Colui che è, che era e che viene, l'Onnipotente’! Tutto è sorto dall'Amore creatore di Dio (alfa come inizio), tutto è stato salvato dall'Amore Redentore di Dio, tutto sarà riassorbito nell'Amore Consumatore di Dio: Padre, Figlio, Spirito Santo (omega come termine ultimo).

2 ‑ Un processo ‑ La passione e la morte di Cristo mettono a fuoco un processo, che culmina con una condanna ben precisa. Il condannato sembra Cristo, in realtà è il mondo: ‘Ora è il giudizio di questo mondo. Il principe di questo mondo (Satana) è stato condannato ‑ Io sono la verità. Chiunque è dalla verità, ascolta la mia voce’. In questo processo, che coinvolge tutta l’umanità, ogni uomo è chiamato a prendere posizione con chiarezza e coerenza: o per la verità o per la menzogna. Questo gesto è indispensabile, quindi, prima ancora che un diritto, è un dovere. Per questo la libertà è un dovere, per questo la verità ci rende liberi!

3 - Due voci - Cristo è venuto per servire la verità. Il primo servizio di Cristo all'uomo consiste nel fargli conoscere e amare la verità. Egli è il Maestro interiore che comunica con l’uomo, dall'interno, attraverso la voce della coscienza e, all'esterno, attraverso la voce della Chiesa. La coscienza e la Chiesa sono due garanzie dell’unica verità. Cristo è la guida della coscienza di ogni uomo; Cristo guida personalmente la sua Chiesa. Le due voci sono lì, a disposizione di tutti, per orientare l'uomo, frastornato da una moltitudine di messaggi distorti e contraddittori.

San Giovanni Paolo II, nell’enciclica Veritatis splendor, afferma che uno dei tre grandi peccati del secolo scorso, è stato quello di aver taciuto o distorto sistematicamente la verità storica sul cristianesimo e sulla Chiesa.

4 ‑ Due impegni ‑ La verità non va soltanto conosciuta, ma va testimoniata. Essa è un dono che Cristo ci offre con la fede perché la mettiamo a disposizione di tutti. Esige per questo un continuo lavoro di ricerca e di maturazione perché si trasformi in convinzione personale e vissuta. Una verità scontata o del tutto gratuita equivale a una verità ignorata o non valutata. Diceva Agostino: ‘Se io cerco è per trovare, se io trovo è per cercare ancor più’. Oggi viene richiesta al cristiano una fede illuminata dalla Parola di Dio e attenta ai germi di verità che sono in ogni uomo. Ogni cristiano deve essere in grado di giustificare sempre la sua fede con forti e valide ragioni. Siamo tutti al cospetto del mondo: non possiamo nasconderci.

5 ‑ Punti concreti ‑ a) Proclamare con la parola e la vita il Vangelo; b) non tacere, non coonestare con il silenzio, ma intervenire apertamente per ristabilire la verità; c) prima di giudicare, documentarsi; d) dire la verità con amore per correggerci, non tacerla o mimetizzarla; d) quando la legge dello Stato è in conflitto con la legge di Dio, noi siamo obiettori di coscienza.

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