Terza Domenica di Avvento

Posted by Padre Eugenio Cavallari on 9 December 2016

violaDite agli smarriti di cuore: Ecco, viene il vostro Dio a salvarvi

Letture: Isaia 35, 1‑6. 8-10; Giacomo 5, 7‑10; Matteo 11, 2‑11

1 - Cresce la gioia ‑ Le voci di Isaia, del Battista, di Paolo e di Giacomo si accordano sul tema dell'imminenza dell'arrivo di Cristo: ‘Rallegratevi sempre nel Signore, ve lo ripeto, rallegratevi, il Signore è vicino’! La profezia ormai lascia il posto alla real­tà. Non possiamo rimandare ad altri tempi la venuta del Salvatore: Egli è già in mezzo a noi e opera per salvare tutti. Anche oggi però molti, smarriti di cuore, si chiedono e chiedono alla storia: ‘Sei tu colui che deve venire o dobbiamo attenderne un altro’? Cristo, evidentemente, non convince ancora attraverso la sua Chiesa e le vicende attuali...

2  - Gli stessi segni – Ai suoi interlocutori, che gli ponevano la stessa domanda, Gesù spiegava: ‘Andate e riferite a Giovanni Battista ciò che voi u­dite e vedete: i ciechi recuperano la vista, gli storpi camminano, i lebbrosi sono guariti, i morti risuscitano, ai poveri è ­predicata la buona novella’. Anche in questo tempo si verificano nello spirito di molti uomini gli stessi prodigi: i poveri amano Dio mentre i ‘ricchi’ lo bestemmiano, molti ciechi cominciano a vedere mete nuove, gli storpi di una volta camminano bene e con sicurezza, coloro che erano sordi alla coscienza ora seguono docilmente la legge naturale...

3  ‑ Beato chi non si scandalizza di me – Tutto è scandaloso nella vita di Gesù, cioè irriducibilmente opposto alla nostra logica e ai nostri progetti. Chiediamoci: ma perché Cristo ha voluto andare così contro-corrente? Egli ha scelto di nascere in una grotta a Betlemme, si è fatto bambino, si è circondato di gente povera umile ignorante, per trent’anni ha fatto il falegname, ha speso la sua vita per il bene del­l'umanità accettando la persecuzione e rischiando ogni giorno di essere fatto fuori, infine è morto in croce mettendosi nelle mani degli uomini. Domande che chiedono e includono una risposta: le vie di Dio sono diametralmente opposte a quelle dell’uomo. Oggi siamo noi la risposta di Cristo con la nostra coerenza e coraggio. Tutti vogliono vedere questo Cristo vivente, vissuto proprio da noi.

4  - Chi siete andati a vedere? ‑ L'uomo può essere o una ‘canna ­sbattuta dal vento’ delle opinioni altrui o una ‘canna che pensa’ secondo verità (Pascal). Oggi, duole dirlo, si fa di tutto perché l’uomo non pen­si con la propria testa, ma secondo le mode correnti, le più stravaganti e contraddittorie, addirittura pensi contro la natura dell’uomo. Ancora. Molti si accontentano di vivere senza pensieri, preoccupa­zioni, responsabilità, fastidi di sorta; senza il gusto di ragionare con la propria testa e decidere in piena libertà, sapendo andare contro-corrente: ecco la falsa religione e la filosofia fasulla di molti uomini.

5  - Il più piccolo e il più grande – Parola di Gesù: ‘Tra i nati di donna non è sorto uno più grande di Giovanni Battista, tuttavia il più piccolo nel regno dei cieli è più grande di lui’. Qui non si tratta più di grandezze umane, ma di misure divine. In effetti, l’umiltà di Gesù vale più di qualsiasi grandezza della terra: l’umiltà è la misura dell’infinito. Tale diventerà la nostra vita con l'Amore di Dio nel nostro cuore.

 6  - La novena di Natale –Perché quest’anno non facciamo lo stesso itinerario di Maria e Giuseppe verso Betlemme con un percorso spirituale di nove giorni o tappe, sostando in preghiera accanto a nove categorie di uomini, che rappresentano altrettante stazioni per riflettere sulle necessità del mondo e sugli itinerari della vita: le famiglie, i giovani, i lavoratori, gli anziani, i carcerati, i malati, le vocazioni, la pace, l’unità?…  

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