Terza Domenica fra l'anno

Posted by Padre Eugenio Cavallari on 25 January 2020

verdeConvertitevi perché il Regno dei cieli è vicino ‑ Seguitemi, vi farò pescatori di uomini

Letture: Isaia 8,23b-9,1‑3; I Corinzi 1, 10-13.17; Matteo 4,12‑23.

1 ‑ Galilea delle genti - ‘Il popolo che camminava nelle tenebre vide una grande luce; su coloro che abitavano in terra tenebrosa una luce rifulse’ (Isaia). Il Figlio di Dio, fatto uomo, inizia­ così la sua grande avventura con gli uomini: maestro di verità e di vita, medico del­le anime e dei corpi, liberatore da ogni forma di schiavitù dal male. Egli è venuto a portare la luce della verità nella vita umana, cioè un progetto chiaro e definitivo che unisce l'uomo a Dio e quindi a tutta la realtà delle creature. Questa è la gioia incontenibile che fa scattare il lieto annunzio della salvezza a tutto il mondo: la Galilea universale delle genti!

2 ‑ Barche e pescatori - Ma dove comincia il lungo viaggio per il mondo? Da un piccolo lago della Galilea, con alcune barche alla fonda e una piccola squadra di pescatori. Gesù li chiama, invitandoli a lasciare tutto: ‘Seguitemi, vi farò pescatori di uomini’. Pietro e Andrea, Giacomo e Giovanni sono fratelli di sangue e costituiranno il primo nucleo della prima fraternità apostolica di Gesù, chiamati a collaborare con Lui per la salvezza del mondo. La nuova professione è nientemeno che questa: ‘pescare’ gli uomini con la luce della verità e nell’assoluta libertà di scelta. Secondo lo stile di Dio…

3 ‑ Seguire Cristo ‑ La chiamata di Gesù al Regno dei cieli ha due fasi: a) prima ci fa discepoli nello sforzo generoso di accogliere Dio in se stessi e nella propria vita, convertendoci a Lui, cioè orientandoci a diventare come Gesù Cristo; b) poi ci fa apostoli nell'impegno totale di collaborare alla edificazione del Regno di Dio anche negli altri. I tempi odierni e la Chiesa del Concilio Vaticano II sollecitano tutti, ormai da più di mezzo secolo, ad una maggiore condivisione di responsabilità e di compiti perché la Salvezza del mondo dipende anche da ciascuno e da tutti! Convertirsi significa anche sentirci e agire da pescatori di uomini.

4 ‑ Il campo d’azione - ‘Pescare gli uomini’ non significa certo stru­mentalizzare o sfruttare gli altri; anzi, vuol dire l’esatto contrario: amare, aiu­tare, servire gli altri come ha fatto Gesù. Finché ci sarà un uomo sulla terra che soffre fame, nudità, malattia, carcere, emarginazione, ingiustizia... non posso sentirmi ‘a posto’ con la mia coscienza. Qui, più che di invito, si tratta di un dovere categorico, che tutti dobbiamo ono­rare. All'ansia di avere e guadagnare, sostituiamo l'ansia di donare, di realizzarci rendendo felici gli altri.

5 ‑ Le reti ‑ I figli di Zebedeo, narra il Vangelo, riassettavano ­le reti. Le smagliature delle incoerenze, dei compromessi, del­le gelosie e disunioni compromettono o impediscono un'azione corale, vera­mente efficace di promozione umana e di evangelizzazione. Oggi dobbiamo dedicare molta cura a riassettare armonicamente le nostre comunità, superando individualismi e gelosie: ‘Vi esorto, fratelli, ad essere tutti unanimi nel parlare, perché non vi siano divisioni tra voi, ma siate in perfetta unio­ne di pensiero e di intenti...e non venga resa vana la croce di Cristo’ (S. Paolo).

6 ‑ Un parallelo ‑ Domanda fondamentale: quando la persona umana raggiunge la piena maturità? Non certo quando ha diciotto anni, ma quando è capace di donarsi totalmente agli altri. Ciò vale nel campo naturale e nel campo soprannaturale. Un cristiano maturo - ma anche qualsiasi uomo - deve essere un ottimo ‘pescatore di uomini’ donando totalmente se stesso alla causa del bene comune.

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