Tredicesima Domenica fra l'anno

Posted by Padre Eugenio Cavallari on 1 July 2014

verdeChi avrà trovato la sua vita la perderà, chi avrà perduto la sua vita per causa mia la troverà".    

Letture: II Re 4,8-11.14.16a; Romani 6,3-4,8-11; Matteo 10, 37 42.                      

1 - Eliseo - Il profeta del Signore riceve accoglienza cordiale in casa di una famiglia di Sunem: ‘Io so che è un uomo di Dio – dice la donna al marito - è un santo colui che passa sempre da noi’. La ricompensa di Dio non si fa attendere: ‘L 'anno prossimo, in questa stessa stagione, tu terrai in braccio un figlio’. Dunque è sempre il Signore che passa fra noi quando una creatura, profeta o no, ci fa del bene. Parola di Gesù: ‘Chi accoglie voi accoglie me, chi accoglie me accoglie colui che mi ha mandato’. Applicando il fatto alla nostra vita interiore, possiamo dire che quando accogliamo la volontà del Padre celeste, nasce in noi il Figlio suo Gesù. E’ successo a Maria, spiritualmente succede anche a noi.

2 - Gesù - La vita di Gesù è l'esempio più alto dell'amore di Dio per tutti gli uomini. Egli, facendosi Uomo, unisce nell'unità della sua Persona tutto l'amore del Padre per gli uomini e tutta la vita degli uomini per Dio. Infatti nell’uomo Gesù è presente ogni singolo uomo con il suo carico di progetti, problemi, sofferenze, necessità. Egli però chiede a ogni suo discepolo di fare altrettanto: ‘Chi ama il padre o la madre o il figlio più di me, non è degno di me. Chi non prende la sua croce e non mi segue, non è degno di me’. Questo amore sublime: il dono della propria vita per la salvezza di tutti, è la ragione da anteporre a tutto il resto!

3 - Il principio evangelico – Esso è il più grande paradosso della storia: ‘Chi avrà trovato la sua vita, la perderà: e chi avrà perduto la sua vita per causa mia, la troverà’. Principio di una portata enorme, tanto che costituisce il centro e il riassunto del vangelo di Gesù. In tal modo viene definita la vita nel senso più alto e vero: ‘Vuoi spendere bene la tua vita? Perdila, cioè donala!’. I fatti confermano che, se uno non perde, cioè non dà per amore la vita, la spreca davvero. Qui stanno a confronto le due opposte concezioni della vita: quella del mondo (prendi!) e quella di Gesù (perdi!).

4 - La logica del bicchiere d'acqua – ‘Chi avrà dato un solo bicchiere d'acqua fresca a uno di questi piccoli, perché è mio discepolo, in verità io vi dico: non perderà la sua ricompensa’ (Vangelo). La prima soddisfazione morale consiste nella certezza di non aver buttato via la vita, di essere stato utile a qualcuno. Ebbene, quando tu hai donato qualcosa di te, sia pure una briciola di tempo e di forze – appunto, un bicchier d'acqua , senti dentro che non hai perduto nulla, anzi, ti sei arricchito di amore. Ecco la vera ricompensa della vita... Il resto non conta. E' tutta qui la logica sconvolgente del Vangelo!

5 - Le scelte - La vocazione fondamentale della vita umana è che essa diventi un dono per tutti. All'interno di questa scelta - ‘il battesimo nella morte di Gesù’, direbbe S. Paolo - si devono compiere tutte le altre: la famiglia, il lavoro, il volontariato a tempo determinato, la vita di consacrazione totale nel sacerdozio o nella vita religiosa. Oggi, la sfida cristiana al mondo avviene esclusivamente in questi termini: o per me o per gli altri.

Tags: