Trentesima Domenica fra l'anno

Posted by Padre Eugenio Cavallari on 28 October 2017

verdeAmerai il Signore Dio tuo con tutto il cuore e il prossimo come te stesso

Letture: Esodo 22, 20‑26;  1 Tessalonicesi 1, 5‑10;  Matteo 22, 34‑40.

1 - La cosa più importante – ‘Amerai  il Signore Dio tuo con tutto il cuore e tutta l'anima e tutta la mente’. Ecco il punto centrale: la mia fede deve trasformarsi in un atto di amore, che comprenda tutte le espressioni della mia vita. Credere è innamorarsi! Domandiamoci: a Dio ho donato tutto me stesso o solo gli scarti? Faccio tutto e solo per amore o per dovere, per interesse, per paura? Nella vita non si ‘deve’ fare per forza proprio nulla, ma solo amare.

2 ‑ Gli idoli ‑ Per servire Dio nell'amore, è necessario avere il cuore libero da ogni idolo. Idolo è tutto ciò che occupa il posto di Dio. S. Agostino ammonisce: ‘L'uomo diventa simile a ciò che adora; se adori le pietre, diventi pietra’. Ne consegue che, se adoriamo il nostro io, rimaniamo­ uguali a noi stessi anziché diventare uguali a Dio e, se a­doriamo la materia, diventiamo incapaci di comprendere le cose dello spirito. La vera adorazione‑amore a Dio è un fatto di coscienza e di cuore, è un’impresa di tutta la vita!

3 ‑ L’altro comandamento – ‘Amerai il prossimo tuo come te stesso’. E' già un modo per trattare bene l’altro. Su questa base tutti,  anche i non‑credenti, sono d’accordo. Si potrebbe dire perciò che questo è il terreno comune per un incontro preliminare di serio ecumenismo religioso e culturale. Ma Gesù va oltre. Ai suoi discepoli, prima di morire, raccoman­da il nuovo criterio: ‘Amatevi come io vi ho amati’. Il nostro amore al prossimo deve misurarsi ogni giorno sul modello che Cristo ha dato di sé, donando la sua vita per la salvezza del mondo.

4 ‑ La logica ‑ Questo discorso poggia su una profonda verità: il Corpo mistico. Cioè: tutti gli uomini formano un solo corpo, un solo uomo. Quindi tutto il bene e il male che fai è riconducibile prima a te stesso, lo fai per te stesso; poi cresci con gli altri e diminuisci senza gli altri. Invece amando l'altro, ami già te stesso perché l'altro sei tu. Il tuo migliore ‘egoismo’ è il vero amore di te: riversalo sempre sull'altro!

5 ‑ Punti concreti ‑ a) Liberarsi dai pregiudizi e dalle classifi­cazioni preconcette che nel subconscio coltiviamo ancora (di ordine ideologico, religioso, politico, etnico, sociale); b) mi­gliorare i rapporti con il prossimo più ‘prossimo’ (coniuge, fi­gli, familiari, il vicino di casa, il compagno di banco, il collega di ufficio, il cliente); c) preferire sempre chi ha più bisogno, chi è scartato da tutti.

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