Undicesima Domenica fra l'anno

Posted by Padre Eugenio Cavallari on 16 June 2018

verdeIl Regno di Dio è il più piccolo dei semi, ma diventa l’albero più grande

Letture: Ezechiele 17, 22-24; 2 Corinzi 5, 6-10; Marco 4, 26-34.

1 ‑ Due parabole ‑ Un uomo getta il seme nel solco, la madre terra produce il miracolo; pochi giorni dopo, ecco lo stelo e poi la spiga. Fra tutti i semi, il granellino di senapa è il più piccolo, ma diventa tanto grande che gli uccelli possono ripararsi alla sua ombra... Due mini‑parabole per cogliere due caratteristiche del Regno di Dio nel suo sorgere e nel suo perfezionarsi. Sembra che l’uomo faccia tutto; in realtà è Dio che produce il seme e lo fa fruttificare, anche senza intervento umano o contro ogni avversità. Questo è quanto avviene nel campo della natura. Invece nel campo della grazia il seme di Dio è lo Spirito dell'amore: non più che una cellula di vita divina nel cuore di ogni uomo, che però nel tempo diventa un unico grande albero, cioè la Chiesa, la famiglia universale che incorpora tutti gli uomini.

2 ‑ Il Regno ‑ La crescita dell'amore di Dio ha inizio quando il Chicco divino viene annientato sulla croce. Da quel giorno, esso cresce in modo prodigioso in ogni uomo e nel mondo. Dopo venti secoli, questa pianta è più che mai rigogliosa in ogni angolo della terra. Le stesse persecuzioni contro gli onesti e contro i cristiani, le omissioni e i comportamenti negativi dei credenti sono una occasione di crescita maggiore. La storia drammatica della Chiesa è la ‘spiegazione’ della parabola: Dio guida gli eventi umani in modo tale che tutto concorre alla realizzazione dei suoi disegni salvifici. La lezione è evidente: il bene per sua natura è diffusivo e contagioso; ha in sé la potenza infinita di Dio.

3 - Il silenzio di Dio ‑ È nello stile divino di fare tutto nel silenzio del cuore, nella discrezione dell'umiltà, nella totale assenza di clamore pubblicitario. È nello stile divino di sorprendere ‘dopo’ anziché ‘prima’, di scegliere le creature più piccole e umili per fare cose grandi, di servirsi di mezzi inadeguati ma docili alla sua grazia. È nello stile divino di dare vita con la morte, gioia con la croce, successo con il fallimento, realizzazione con risorse limitate. Così il Signore purifica la sua Chiesa da ogni forma di trionfalismo umano perché fruttifichi sempre più in una umile fedeltà. Il silenzio di Dio è la prova più eloquente che tutto è nelle sue mani e non deve rendere conto a nessuno di ciò che sceglie. Ce lo ricorda anche Agostino: ‘Dio non fa nulla a caso, ma agisce a sorpresa’.

4 ‑ La pazienza del Regno ‑ Dio è paziente con l'uomo, non forza la sua libertà perché è mite e misericordioso. Dio ha tempi lunghi perché la sua misura è l'eternità. Questo criterio vale dunque anche per i cristiani, che sono appunto il Regno di Dio in concreto. Perciò non dobbiamo preoccuparci di vedere subito i frutti, ma di perseverare con buona volontà. Spesso accade che il bene e la risposta all' azione di Dio vengano da persone e ambienti che non hanno ricevuto neppure l’annunzio evangelico. Lo diceva Gesù proprio a Nicodemo: ‘Lo Spirito soffia dove vuole e tu ne odi il suono, ma non sai né da dove viene né dove va’. La sapienza è anche cogliere tutte le buone occasioni al volo facendo opportuno discernimento; la pazienza è adattare il proprio cammino sul cammino di Dio: ‘Chi perde la pazienza cade dal cielo’ (Agostino)

5 ‑ Tutti utili, nessuno necessario - Le singole parti della ‘pianta del Regno’ hanno una funzione altrettanto utile perché in ciascuna circola la stessa energia spirituale divina a base di verità, amore, unità infinita ed eterna. Il nostro posto migliore è sempre quello che Dio ci assegna. Perciò ‘ogni giorno ci sforziamo, sia dimorando nel corpo, sia esulando da esso, di essere graditi al Signore’(S. Paolo). La vera pace del cuore è fare nient’altro che quanto ci chiede Lui, sentendoci come inutili servi, consci che fa tutto il Signore. Nella misura in cui siamo docili all'azione di Dio, pienamente disponibili alla sua volontà, faremo cose grandi per il Regno di Dio!

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