Presentazione del Signore
I miei occhi hanno visto la tua salvezza preparata da te davanti a tutti i popoli
Letture: Malachia 3,1-4; Ebrei 2,14-18; Luca 2,22-40.
1 - Il Signore sta per entrare - Il profeta Malachia, dopo aver predetto che Giovanni Battista preparerà i cuori degli ebrei con il battesimo di penitenza, annuncia così l’arrivo imminente del Signore: ‘Subito entrerà nel suo tempio il Signore che voi cercate’. Non c’è tempo da perdere: oggi tocca a ciascuno di noi. Il Signore vuole entrare subito nel tempio del mio cuore e in quel grande tempio, che abbraccia tutta l’umanità : la sua Chiesa. Che cosa farà il Signore? Egli è come il fuoco che fonde, è come la lisciva dei lavandai: scioglie le macchie dei peccati, affina le menti e le volontà per renderle capaci di ‘offrire al Signore un’offerta secondo giustizia’. Ora, l’unica offerta ‘giusta’ è il dono totale di sé a Dio, a se stessi e agli altri.      Â
2 - Il Signore libera gli schiavi - Il Signore Gesù rende possibile questa offerta liberandoci dal potere del Diavolo. Infatti Lui - il Demonio - ‘ha il potere di farci morire alla vita di Dio e ci tiene soggetti a sé col timore della morte’ (Ebrei). In realtà , tutte le tentazioni del Maligno vogliono inculcarci la paura di non farcela mai a vivere bene diventando veri uomini e figli di Dio. Questo messaggio di liberazione oggi è quanto mai opportuno per tutti. Infatti ci sentiamo condizionati e manipolati da tutta una cultura di morte, che impedisce di spaziare verso l’infinito e verso un futuro migliore.
3 - La Presentazione - In questo rito è adombrato tutto ciò che farà Gesù con la sua vita e la sua morte. Egli riscatterà ogni uomo salvandolo da ogni contaminazione del male e restituirlo a Dio. Il gesto dei Genitori di Gesù, Maria e Giuseppe, ha questo profondo significato: lo offrono generosamente al Signore per la salvezza di tutta l’umanità . Ogni genitore è invitato a fare altrettanto: offrire il proprio figlio al Signore perché lo Spirito Santo sia su di lui e viva per il bene di tutti.
4 - Simeone e Anna - Ambedue sono figura dell’umanità , che vive nella speranza di incontrare il Salvatore prima di morire. Non si allontanano mai dal tempio, servendo Dio notte e giorno con digiuni e preghiere.- Guardando al mondo d’oggi, è bene che ci sentiamo tutti nei panni di Anna e Simeone: preghiamo anche noi notte e giorno, operando per la salvezza dell’umanità . Simeone poi si rivolge a Maria così: ‘Ecco, egli è qui per la caduta e la risurrezione di molti in Israele e come segno di contraddizione. E anche a te una spada trafiggerà l’anima, affinché siano svelati i pensieri di molti cuori’. In questo momento si presenta al nostro spirito l’immagine della Pietà : vediamo Maria, con in braccio Gesù morto e con gli occhi pieni di lacrime; Ella ci supplica di non offendere più il Signore!
5 - Il Bambino Gesù - L’evangelista Luca sintetizza in tre parole la vita del giovane Redentore nell’intimità della famiglia di Nazareth: ‘Cresceva in età e si fortificava, pieno di sapienza, e la grazia di Dio era su di Lui’. Se mettiamo la lettera maiuscola a queste tre parole, comprendiamo che Gesù cresceva come uomo nella pienezza della Trinità . Infatti l’Età ci porta alla vita dell’eterno Padre, la Sapienza ci porta alla luce della verità del Verbo, la Grazia ci porta all’amore infinito e unificante dello Spirito Santo. Anche gli uomini devono crescere ogni giorno nella pienezza trinitaria di Dio.