Quinta Domenica di Quaresima
Io sono la risurrezione e la vita
Letture: Ezechiele 37,12‑14; Romani 8,8‑11; Giovanni 11,1‑45.
1 - Lo Spirito della vita ‑ Il profeta Ezechiele annuncia al popolo ebraico, che ha perduto ogni speranza di salvezza, un messaggio di risurrezione: ‘Io apro i vostri sepolcri, vi risuscito dalle vostre tombe, o popolo mio. Farò entrare in voi il mio Spirito e rivivrete’. Oggi il Signore ripete la stessa parola all'umanità , che è preda della morte nel corpo e nello spirito: ‘Rivivrete’! La morte è la vera e irriducibile nemica dell'uomo. Lo è nel suo corpo: l’uomo muore di fame, di sete, di malattie; lo è nel suo spirito: esso muore quando si estingue la fede, la speranza, l’amore, l’eternità .
2 ‑ Lazzaro ‑ Il miracolo della risurrezione di Lazzaro dimostra intanto che Gesù è Dio, il Signore della vita e della morte; poi anticipa due eventi: la risurrezione di Gesù dopo la morte in croce e la nostra risurrezione nell'anima e nel corpo: ‘Se lo Spirito di colui che ha risuscitato Gesù dai morti abita in voi, colui che ha risuscitato Cristo dai morti darà la vita anche ai vostri corpi mortali per mezzo del suo Spirito che abita in voi’ (S. Paolo).
3 - Pane della vita - Gesù si presenta al mondo come Colui che dà la vita e la sostiene nel tempo e nell’eternità : ‘Io sono il pane della vita disceso dal cielo: se uno mangia di questo pane vivrà in eterno, e il pane che io darò è la mia carne per la vita del mondo. In veÂrità vi dico: Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue ha la vita eterna e io lo risusciterò nell'ultimo giorno (Gv 6,52), Il discorso della risurrezione dal peccato passa attraverso il sacramento della risurrezione o riconciliazione; il discorso della vita passa attraverso il sacramento dell'Eucarestia. Per questo Gesù rimane in mezzo a noi: Egli è il Sangue della misericordia e il Pane della verità , che nutre ogni giorno il nostro viaggio verso la Vita eterna.
4 - Lazzaro, vieni fuori! - Ascoltiamo S. Agostino che accosta Lazzaro alla situazione del peccatore: ‘Gesù fremette, pianse, con gran voce gridò. Quanto è difficile che si alzi chi è oppresso dal peso delle cattive abitudini! E tuttavia si alza: una grazia occulta lo vivifica interiormente e al suono della voce potente si alza. Che cosa è avvenuto? Tu, quando disprezzi la grazia di Dio, giaci morto; e se la disprezzi al punto di bloccarla, giaci sepolto. Ma quando confessi il tuo peccato, vieni fuori. Allora, riconosci la tua colpevolezza: Dio ti chiama con una grazia straordinaria. Per questo disse: ‘Scioglietelo e lasciatelo andare. Ciò che scioglierete sulla terra sarà sciolto nei cieli’ (Comm. Vangelo Giovanni 49,24).Â
5 - Punti concreti ‑ Molti lottano per liberarsi da esperienze di peccato, che hanno dato la morte allo spirito e hanno lasciato segni di morte nel corpo: droga, alcolismo, violenza, terrorismo, disordine o non‑senso nella vita. S. Paolo definisce questo tipo di condotta: ‘vivere secondo la carne’, con aspirazioÂni radicalmente contrarie alla legge divina. La Pasqua è il momento in cui si torna a vivere ‘secondo lo spirito’, che è verità , amoÂre di Dio e del prossimo, felicità , unità e pace. La vita cristiana è il dono di vivere perennemente da risorti. Questa deve essere la grazia di ogni confessione.