Quinta Domenica fra l'anno

Posted by Padre Eugenio Cavallari on 6 February 2022

verdeNon temere; d’ora in poi sarai pescatore di uomini

Letture: Isaia 6,1-2a.3-8; 1 Corinzi 15,1-11; Luca 5,1-11.

1 - Eccomi, manda me! - Nella vita di ciascun uomo giunge, prima o poi, il momento di incontrare Dio in modo tale da sentirsi coinvolto per sempre e totalmente nel suo progetto. E' il famoso discorso della 'vocazione'. E se uno lotta contro questo invito, si può trovare disarcionato, a terra, come l’apostolo Paolo o come Agostino. Dice il Signore-Trinità ad Isaia: ‘Chi manderò o chi andrà per noi’? Egli invia ciascun uomo nel momento stesso in cui lo chiama alla vita. La vita stessa è una missione da compiere secondo il progetto di Dio, che ciascuno è chiamato liberamente a condividere!

2 - Isaia, Paolo, Pietro, io - Dio chiama nei modi e nei tempi più impensati. Isaia è nel tempio a pregare, Paolo corre verso Damasco per arrestare i cristiani, Pietro torna stanco e deluso dal suo lavoro di pescatore. Alla reazione sgomenta dei chiamati - uno si sente impuro, l’altro peccatore, il terzo 'un aborto' - Dio risponde con una grazia eccezionale, che li convince su un fatto fondamentale: Dio stesso porterà a termine l'impresa che affida all'uomo. Confessa Paolo: ‘Per grazia di Dio sono quello che sono e la sua grazia in me non è stata vana’. Il valore inestimabile della vita sta nel donarsi totalmente a questa chiamata divina.

3 - Tutti chiamati - Molti potrebbero obiettare: una chiamata del genere non fa per me, io sono sposato, ho un lavoro, sono in pensione e anziano, non ho né il tempo né le qualità. Eppure Cristo si rivolge a Pietro che ha già una famiglia e campa del suo lavoro di pescatore: ‘Vieni, ti farò pescatore di uomini’. Che cosa significa ‘pescare gli uomini’ se non collaborare alla salvezza del mondo con Gesù? Anche Agostino, il quale si sente più che mai pescatore di uomini, ardisce affermare che, prima di tutto, lui vuole pescare il ‘grosso pesce degli abissi’, cioè conquistare Cristo in persona (Confessioni 13, 23, 34)!

4 - Lasciare tutto - Il Vangelo, insomma, può essere letto in due modi diversi, cioè uno normale e l’altro radicale: a) la vita chiama ogni uomo a salvare gli altri, in qualsiasi campo di attività (famiglia, lavoro, relazioni sociali, tempo libero); b) per
salvare gli altri vale la pena di lasciare tutto ciò che è secondario o fatto per il proprio interesse. Comunque, in ambedue i casi, vale il criterio della maggiore intensità possibile.

5 - Pescatori di uomini - Se non abbiamo ancora avvertito questa chiamata, senz'altro un giorno l'avvertiremo. La Chiesa ci ricorda che in realtà l'invito è già stato fatto una prima volta con la vita e il battesimo! Del resto, con quel che succede oggi: milioni di persone muoiono ogni giorno di fame, malattie, guerra, solitudine, oppressione, bisogna essere davvero ciechi e sordi per non sentirci chiamati a dare una mano! Molti nel mondo 'pescano' uomini per servirsene, dominarli, sfruttarli; Cristo ci spiega che 'pescare' uomini significa donare se stessi per salvare il loro corpo e il loro spirito dal male e dalla morte.

6 - Punti concreti - Quale campo sterminato di azione si offre ai laici e ai giovani! Se Cristo li invita a seguirlo, a 'prendere il largo', a regalare la loro vita nel sacerdozio, nella vita religiosa, nell'azione missionaria, non dicano di no. Però a tutti,
indistintamente, nell'ambito delle proprie possibilità, è offerto l'inserimento in ogni settore della vita pastorale: la catechesi, l’assistenza alle famiglie, la carità verso i sofferenti e i poveri, l’impegno sociale nel quartiere e nell'ambiente di lavoro.

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