Terza Domenica di Pasqua
Simone di Giovanni, mi ami tu? Certo, Signore, tu sai che io ti amo!
Letture: Atti 5,27‑32.40‑41; Apocalisse 5,11‑14; Giovanni 21,1‑19.
1 ‑ È il Signore! ‑ Il Vangelo di Giovanni ci racconta la terza apparizione di Gesù agli apostoli, mentre pescavano sul lago di Cafarnao. Quando Gesù si manifesta ad essi, nessuno gli chiede più chi è, poiché sanno bene che è Lui. Ormai si sono abituati con naturalezza a vedere Gesù fra loro, per condividere ogni aspetto della vita quotidiana. Accade questo anche a noi? Ci accorgiamo e ci sorprendiamo talvolta della presenza continua di Gesù nella nostra persona e nella nostra vita, tanto nelle pieghe del cuore e nei pensieri della mente, quanto nelle decisioni della volontà; e poi in casa, a scuola e in fabbrica; in ufficio, in negozio, per la strada e soprattuto in chi soffre e ha bisogno?
2 ‑ Venite a mangiare - In questo contesto festoso e intimo, c’è da meravigliarsi se Gesù prepara e serve la colazione agli apostoli? Il fuoco è già acceso sulla spiaggia e c'è pure del pesce arrostito; poi ne aggiunge dell’altro, appena pescato dagli apostoli. Prende il pane... e tutto è ormai pronto per una nuova Eucaristia pasquale sulla spiaggia. Ora, sarebbe meraviglioso se le nostre messe domenicali fossero ‘vissute’ così, accanto a Gesù che si manifesta nuovamente per condividere in famiglia il suo dono con il nostro e poi viene a casa con noi per continuare la sua manifestazione attraverso la nostra vita familiare! Lui comunque è sempre il ‘primo Pesce’ pescato e mangiato da tutti: noi lo assimiliamo, ma è soprattutto Lui che ci assimila a Sé e ci invita a riconfermargli il nostro amore.
3 - La barca e la rete ‑ I Vangeli ci raccontano di due pesche miracolose: una precede, l’altra segue la Pasqua. Nella prima, Gesù è con Pietro sulla barca, i pesci vengono raccolti con la rete e scaricati sulla barca; poi Pietro viene invitato a diventare 'pescatore di uomini'. Nella seconda, Pietro si getta a nuoto verso riva dove attende Gesù; la rete è sommersa e, colma di pesce, viene trainata lentamente a riva, legata alla barca; Pietro riceve la missione di ‘pascere gli agnelli e le pecorelle’ di Gesù. Due quadri che, insieme, formano una visione molto suggestiva e consolante della Chiesa in terra e in cielo. Essa è, ad un tempo, barca (i cristiani ‘che si vedono’) e rete (i cristiani ‘che non si vedono’, la chiesa sommersa). Alla fine dei tempi la rete, colma di pesci buoni, sarà tratta a riva: solo allora sarà svelato ogni mistero e la giustizia sarà compiuta.
4 - Si va a pescare - Gesù naviga ogni giorno con me alla guida del mio cuore, io navigo con Lui nella barca della Chiesa. Anche se dormo o c'è tempesta, il pilota divino non abbandona un attimo la mia vita e la vita della Chiesa. Talvolta non riesco a vedere ‘in superficie’ il bene e i miei compagni di fede. Ma, al di là delle apparenze o del giudizio della gente, l'occasionale amico o lo sconosciuto che incontro può essere un cristiano nel vero senso della parola, almeno potenziale. Tutti, o prima o poi, sono pescati dalla grazia di Dio. Ed è la luce della verità, che ci fa preda di Dio: infatti il pesce si pesca attraverso la luce!
5 ‑ Mi ami tu? ‑ In fondo, si tratta sempre e soltanto di questo. Gesù per tre volte chiede a Pietro una risposta di amore e di fedeltà, quasi per compensare le tre negazioni fatte dall’apostolo dopo l’ultima Cena: ‘Non conosco quell’uomo’! In realtà, Gesù vuol dirci che questa domanda ce le rivolgerà infinite volte per tutta la vita: ‘Mi ami tu’? E noi che cosa rispondiamo a Gesù? Un giorno Pietro, all’inizio della sua passione, risponderà così al Sinedrio di Gerusalemme che lo voleva arrestare: ‘Bisogna obbedire a Dio piuttosto che agli uomini’. E confermerà questo suo amore fino alla morte in croce, come il suo divino Maestro! Anche oggi quella risposta conserva tutta la sua attualità.
6 - Mentre terminavo di scrivere queste ultime righe (11 febbraio 2013, ore 11.45), mi è stata portata la notizia delle annunciate dimissioni di Benedetto XVI come Sommo Pontefice: Mirabile Dio nei suoi disegni sulla Chiesa. Pietro va e Pietro resta! Ringraziamo il Signore per il dono di questo grande Papa e chiediamo per Lui infinita consolazione per quanto ha fatto e sofferto. Ho ripensato anche a un bel pensiero di Agostino:’Il Signore non fa nulla a caso, ma agisce a sorpresa’. Le sorprese di Dio!