Terza Domenica fra l'anno
Convertitevi perché il Regno dei cieli è vicino ‑ Seguitemi, vi farò pescatori di uomini
Letture: Isaia 8,23b-9,1‑3; I Corinzi 1, 10-13.17; Matteo 4,12‑23.
1 ‑ Galilea delle genti - ‘Il popolo che camminava nelle tenebre vide una grande luce; su coloro che abitavano in terra tenebrosa una luce rifulse’ (Isaia). Il Figlio di Dio, fatto uomo, inizia così la sua grande avventura con gli uomini: maestro di verità e di vita, medico delÂle anime e dei corpi, liberatore da ogni forma di schiavitù dal male. Egli è venuto a portare la luce della verità nella vita umana, cioè un progetto chiaro e definitivo che unisce l'uomo a Dio e quindi a tutta la realtà delle creature. Questa è la gioia incontenibile che fa scattare il lieto annunzio della salvezza a tutto il mondo: la Galilea universale delle genti!
2 ‑ Barche e pescatori - Ma dove comincia il lungo viaggio per il mondo? Da un piccolo lago della Galilea, con alcune barche alla fonda e una piccola squadra di pescatori. Gesù li chiama, invitandoli a lasciare tutto: ‘Seguitemi, vi farò pescatori di uomini’. Pietro e Andrea, Giacomo e Giovanni sono fratelli di sangue e costituiranno il primo nucleo della prima fraternità apostolica di Gesù, chiamati a collaborare con Lui per la salvezza del mondo. La nuova professione è nientemeno che questa: ‘pescare’ gli uomini con la luce della verità e nell’assoluta libertà di scelta. Secondo lo stile di Dio…
3 ‑ Seguire Cristo ‑ La chiamata di Gesù al Regno dei cieli ha due fasi: a) prima ci fa discepoli nello sforzo generoso di accogliere Dio in se stessi e nella propria vita, convertendoci a Lui, cioè orientandoci a diventare come Gesù Cristo; b) poi ci fa apostoli nell'impegno totale di collaborare alla edificazione del Regno di Dio anche negli altri. I tempi odierni e la Chiesa del Concilio Vaticano II sollecitano tutti, ormai da più di mezzo secolo, ad una maggiore condivisione di responsabilità e di compiti perché la Salvezza del mondo dipende anche da ciascuno e da tutti! Convertirsi significa anche sentirci e agire da pescatori di uomini.
4 ‑ Il campo d’azione - ‘Pescare gli uomini’ non significa certo struÂmentalizzare o sfruttare gli altri; anzi, vuol dire l’esatto contrario: amare, aiuÂtare, servire gli altri come ha fatto Gesù. Finché ci sarà un uomo sulla terra che soffre fame, nudità , malattia, carcere, emarginazione, ingiustizia... non posso sentirmi ‘a posto’ con la mia coscienza. Qui, più che di invito, si tratta di un dovere categorico, che tutti dobbiamo onoÂrare. All'ansia di avere e guadagnare, sostituiamo l'ansia di donare, di realizzarci rendendo felici gli altri.
5 ‑ Le reti ‑ I figli di Zebedeo, narra il Vangelo, riassettavano Âle reti. Le smagliature delle incoerenze, dei compromessi, delÂle gelosie e disunioni compromettono o impediscono un'azione corale, veraÂmente efficace di promozione umana e di evangelizzazione. Oggi dobbiamo dedicare molta cura a riassettare armonicamente le nostre comunità , superando individualismi e gelosie: ‘Vi esorto, fratelli, ad essere tutti unanimi nel parlare, perché non vi siano divisioni tra voi, ma siate in perfetta unioÂne di pensiero e di intenti...e non venga resa vana la croce di Cristo’ (S. Paolo).
6 ‑ Un parallelo ‑ Domanda fondamentale: quando la persona umana raggiunge la piena maturità ? Non certo quando ha diciotto anni, ma quando è capace di donarsi totalmente agli altri. Ciò vale nel campo naturale e nel campo soprannaturale. Un cristiano maturo - ma anche qualsiasi uomo - deve essere un ottimo ‘pescatore di uomini’ donando totalmente se stesso alla causa del bene comune.