Questa rubrica raccoglie alcune riflessioni sulla Parola di Dio festiva, preparate comunitariamente ogni settimana. Il sussidio vuole rispondere a una duplice esigenza, avvertita ormai da tutti: a) giungere all'ascolto della Parola di Dio della messa festiva avendola già meditata in modo serio e approfondito; b) adeguare sempre meglio l'omelia o la catechesi alla sensibilità e alle situazioni concrete dei fedeli. Il cammino compiuto da ormai quarant’anni ha dimostrato che tale metodo anche se non è l'unico o l'ottimo migliora la qualità e i contenuti dell'omelia. Così esso diventa un prezioso servizio che i laici offrono al sacerdote e il sacerdote offre alla comunità dei fedeli. Dopo questa esperienza in gruppo, si è sentita l'esigenza di offrire anche una "traccia" scritta perché la riflessione continui durante la settimana in famiglia. Ora il testo è disponibile attraverso internet: il nuovo ‘caminetto’, ove la famiglia può riunirsi attorno al fuoco dello Spirito Santo. Accogliamo l’invito della Chiesa preparando un cuore ben disposto all'ascolto vivo e vissuto della Parola di Dio.
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Venticinquesima Domenica fra l'anno
Gli ultimi saranno i primi e i primi gli ultimi
Letture: Isaia 55, 6‑9; Filippesi 1, 20-27;  Matteo 20, 1‑16.
1 ‑ La differenza ‑ Il Signore ci parla per bocca di Isaia spiegando così il suo comportamento, sempre largo di comprensione e perdono: ‘I miei pensieri non sono i vostri pensieri, le vostre vie non sono le mie vie. Quanto il cielo sovrasta la terra, tanto le mie vie sovrastano le vostre vie’. Questo testo ci aiuta a capire la petizione centrale del Padre nostro: ‘Sia fatta la tua volontà come in cielo così in terra’. Certo, Dio è infinito in tutto e neppure il male è un ostacolo al suo amore. Anzi! Paradossalmente, si può affermare che, mentre per noi il peccatore è l'ultimo di cui ci preoccupiamo, per il Signore è sempre il primo, in quanto ha più bisogno di salvezza.
Ventiquattresima Domenica fra l'anno
Non ti dico di perdonare fino a sette volte, ma fino a settanta volte sette
Letture: Siracide 27,33‑28,9;  Romani 14,7‑9;  Matteo 18, 21-36.
1 - Il ‘come’ - Sia il Vecchio che il Nuovo Testamento sono percorsi da un parallelo fra il comportamento di Dio e il comportaÂmento dell'uomo: ‘Amatevi come io vi ho amati ‑ Perdona a noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri debitori’. Non c'è scampo a questo elementare criterio di giustizia fra Dio e noi: ciò che chiediamo a Lui, dobbiamo essere pronti a concederlo agli altri. L’amore esige sempre e in tutto reciprocità . In questa luce va interpretato anche il principio: ‘occhio per occhio e dente per dente'. Uno sguardo, una parola di perdono!
Ventitreesima Domenica fra l'anno
Dove sono due o tre riuniti nel mio nome, io sono in mezzo a loro
Letture: Ezechiele 33,7‑9;  Romani 13, 8‑10;  Matteo 18,15‑20.
1 ‑ La sentinella di Dio – Anche il profeta Ezechiele è chiamato da Dio a un compito assai arduo: ‘Figlio dell'uomo, io ti ho costituito sentiÂnella per gli Israeliti; ascolterai una parola dalla mia bocca e tu li avvertirai da parte mia’. Se il profeta non adempirà con feÂdeltà il suo ufficio, il Signore lo considererà responsabile della rovina dell'empio: ‘della sua morte chiederò conto a te’. C’è già stato duemila anni fa un ‘Figlio dell’uomo’ – Cristo redentore – a cui il Padre ha chiesto conto della morte spirituale di tutta l’umanità : Egli ha saldato il conto con la sua morte in Croce. Stando misticamente in Croce sino alla fine del mondo, Gesù fa da sentinella per il popolo dei salvati. Ma anche noi tutti dobbiamo essere sentinelle di Dio, insieme a Lui, nei confronti della propria anima e dei fratelli che hanno sbagliato. Essere veramente sentinella significa sentirci responsabili della salvezza di tutti.
Ventiduesima Domenica fra l'anno
Se qualcuno vuol venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda la sua croce e mi segua
Letture: Geremia  20, 7‑9;  Romani  12, 1‑2;  Matteo  16, 21‑27.
1 ‑ Geremia ‑ Il profeta, perseguitato a morte, si sfoga con Dio: ‘Mi hai sedotto, Signore, e io mi sono lasciato sedurre; mi hai fatto forza e hai prevalso... Mi dicevo: Non penserò più a lui, non parlerò più in suo nome! Ma nel mio cuore c'era come un fuoco ardente, chiuso nelle mie ossa; mi sforzavo di contenerlo, ma non potevo’. Il compito del profeta è davvero terribile e mette a repentaÂglio la sua vita, ma alla fine la grazia di Dio lo rende saldo e incrollabile. Anche Gesù dirà un giorno nell’imminenza della passione: ‘Padre, se è possibile, passi da me questo calice, ma si compia, non la mia volontà , bensì la tua’!
Ventunesima Domenica fra l'anno
Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente
Letture: Isaia  22, 19‑23;  Romani  11, 33‑36;  Matteo  16, 13‑20.
1 ‑ Due domande ‑ Il Vangelo raccoglie due domande, fatte da Gesù ai suoi discepoli e riguardanti la sua identità e missione: ‘La gente che cosa dice del Figlio dell'uomo? ‑ E voi chi dite che io sia’? Domande rivolte da due versanti diversi: da coloro che osservano dall'esterno e con criteri prefabbricati, da coloÂro che hanno fatto esperienza diretta e senza pregiudizi. Nel corso della storia gli uomini hanno dato sempre una loro risposta su Cristo e la sua Chiesa. Anche oggi è così e tutti siamo interpellati al riguardo.
Ventesima Domenica fra l'anno
Donna, grande è la tua fede!
Letture: Isaia  56, 1.6‑7;  Romani  11, 13‑15.29‑32;  Matteo  15, 21‑28.
1 ‑ La vera religione ‑ Il profeta Isaia proclama il criterio, sempre valido per tutti, in base al quale sentirci veramente ‘religiosi’ graditi a Dio: ‘Osservate il diritto e la giustizia. Gli stranieri, che hanno aderito al Signore per servirlo, per amare il nome del Signore e per essere suoi servi...li condurrò sul mio monte santo e li colmerò di gioia nella mia casa di preghiera’. Tutti i popoli saranno giudicati in base a questo unico criterio: il diritto della verità e la giustizia dell’amore.
Solennità dell'Assunzione di Maria
Un segno apparve in cielo: una Donna vestita di sole, con la luna sotto i suoi piedi e una corona di dodici stelle
1 - Con Gesù per sempre - La condizione di Maria è assolutamente unica, dal primo istante del concepimento all’ultimo istante di vita. Essa la colloca a un passo da Dio e quindi è la più vicina agli uomini: in tanto è madre degli uomini in quanto è madre di Dio. E tutto ciò nel mistero dell’incarnazione, morte e risurrezione di Gesù Cristo, per cui Ella stessa è la prima figlia della Redenzione e segue direttamente la sorte di Lui, risorto in cielo.
Diciannovesima Domenica fra l'anno
Uomo di poca fede, perché hai dubitato?
Letture: 1Re  19, 9a.11‑13a;  Romani  9,1‑5;  Matteo  14, 22‑33.
1 ‑ Il monte di Dio ‑ La vicenda del profeta Elia, che sale l’Oreb, il monte di Dio, e sente questa voce del Signore: ‘Esci e fermati sul monte alla presenza del Signore’, è la stessa esperienza che fa ogni uomo in cerca di Dio, di se stesso e delle radici della vita. Il Signore passa accanto a lui... e lo annuncia, non il terremoto o il vento impetuoso o il fuoco, ma un vento leggero. Ecco lo Spirito Santo: la dolce brezza divina che annuncia pace, misericordia, amore!
Diciottesima Domenica fra l'anno
Gesù fu trasfigurato davanti a loro
Letture: Daniele 7, 9-10. 13-14; 2 Pietro 1, 16-19; Matteo 17, 1-9.
1 - Il monte Tabor - ‘Gesù prese con sé Pietro, Giacomo e Giovanni, e li condusse in disparte su un alto monte. E fu trasfigurato davanti a loro’ (Vangelo). In ogni persona umana c’è un alto monte da salire: il proprio cuore, ove si contempla Dio nella purezza dell’umiltà e nella pienezza del desiderio di amarlo con tutta la volontà . La preghiera è nient’altro che un’ascensione continua verso Dio-Trinità , fruendo attivamente dei misteri della vita celeste: la vita del Padre, del Figlio fatto uomo e risorto, dello Spirito Santo, della Chiesa: Maria Immacolata e Assunta, gli Angeli, i Santi.- Lasciandoci condurre dalla preghiera di Gesù: ‘Diamoci alla contemplazione – dice S. Bernardo – per considerare che cosa vuole il Signore, cosa gli piaccia e che cosa sia gradito ai suoi occhi’ (Disc. 5,4).
Diciassettesima Domenica fra l'anno
Il regno dei cieli è simile a un padrone di casa che estrae dal suo tesoro cose nuove e cose antiche
Letture: I Re  3, 5.7‑12;  Romani  8, 28-30;  Matteo  13, 44‑52.
1 - Salomone ‑ Il giovane figlio di Davide, appena eletto re, non chiede al SignoÂre lunga vita o ricchezza o la morte dei nemici, ma chiede semplicemente un cuore docile e ricco di discernimento nel giudicare. Il Signore lo esaudisce. Anche la retta fede orienta subito il credente a chiedere nella preghiera il bene sommo e la capacità  di apprezzarlo e scoprirlo: ‘O Padre - prega la Chiesa nella colletta liturgica - conÂcedi il discernimento dello Spirito, perché sappiamo apprezzaÂre fra le cose del mondo il valore inestimabile del tuo regno, pronti ad ogni rinunzia per l'acquisto del tuo dono’.