Al caminetto con la Parola di Dio

Questa rubrica raccoglie alcune riflessioni sulla Parola di Dio festiva, preparate comunitariamente ogni settimana. Il sussidio vuole rispondere a una duplice esigenza, avvertita ormai da tutti: a) giungere all'ascolto della Parola di Dio della messa festiva avendola già meditata in modo serio e approfondito; b) adeguare sempre meglio l'omelia o la catechesi alla sensibilità e alle situazioni concrete dei fedeli. Il cammino compiuto da ormai quarant’anni ha dimostrato che tale metodo anche se non è l'unico o l'ottimo migliora la qualità e i contenuti dell'omelia. Così esso diventa un prezioso servizio che i laici offrono al sacerdote e il sacerdote offre alla comunità dei fedeli. Dopo questa esperienza in gruppo, si è sentita l'esigenza di offrire anche una "traccia" scritta perché la riflessione continui durante la settimana in famiglia. Ora il testo è disponibile attraverso internet: il nuovo ‘caminetto’, ove la famiglia può riunirsi attorno al fuoco dello Spirito Santo. Accogliamo l’invito della Chiesa preparando un cuore ben disposto all'ascolto vivo e vissuto della Parola di Dio.

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Terza Domenica di Pasqua

Posted by Padre Eugenio Cavallari on 3 May 2019

gialloSe non vi convertite, perirete tutti allo stesso modo

Letture: Esodo 3,1‑8a.13‑15; 1 Corinzi 10, 1-6.10‑12; Luca 13,1‑9.

1 ‑ È il Signore! ‑ Il Vangelo di Giovanni ci racconta la terza apparizione di Gesù agli apostoli, mentre pescavano sul lago di Cafarnao. Quando Gesù si manifesta ad essi, nessuno gli chiede più chi è, poiché sanno bene che è Lui. Ormai si sono abituati con naturalezza a vedere Gesù fra loro, per condividere ogni aspetto della vita quotidiana. Accade questo anche a noi? Ci accorgiamo e ci sorprendiamo talvolta della presenza continua di Gesù nella nostra persona e nella nostra vita, tanto nelle pieghe del cuore e nei pensieri della mente, quanto nelle decisioni della volontà; e poi in casa, a scuola  e in fabbrica; in ufficio, in negozio, per la strada e soprattuto in chi soffre e ha bisogno?

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Seconda Domenica di Pasqua

Posted by Padre Eugenio Cavallari on 27 April 2019

gialloBeati quelli che, pur non avendo visto, crederanno

Letture: Atti 5,12‑16; Apocalisse 1,9-11a-13.17‑19; Giovanni 20,19‑31.

1 ‑ La Pasqua continua ‑ Sarebbe poca cosa celebrare la Pasqua per un giorno solo, ricordando semplicemente il fatto storico della risurrezione di Gesù da morte. Ogni Pasqua deve essere celebrazione del mistero di Cristo perennemente vivo e risorto, continuamente presente in mezzo agli uomini. Per questo gli Atti degli Apostoli ci dicono che anche ‘quando Pietro passava, bastava che la sua ombra coprisse qualche ammalato perché guarisse’. In ogni cristiano e persona onesta di fatto passa e agisce Cristo risorto, e tutti vorrebbero avvertire questo passaggio potente del Signore fra noi!

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Solennità di Pasqua

Posted by Padre Eugenio Cavallari on 20 April 2019

gialloCristo nostra Pasqua è immolato: facciamo festa nel Signore!

Letture: Atti 10,34a.37 43; Colossesi 3,1 4; Giovanni 20,1 9.

1 - Al sepolcro - Un gruppo di donne sale, di buon mattino, alla tomba di Gesù. Portano con sé gli aromi per completare l’imbalsamazione del suo corpo, ma si chiedono: chi ci aprirà la pesante pietra tombale? Esse non prevedono che dovranno superare anche i controlli delle guardie e infrangere i sigilli apposti dal sinedrio sul sepolcro per giungere fino ad un morto... Ma trovano una scena del tutto diversa: il sepolcro è aperto, non c’è più traccia di guardie. Scorgono anche un angelo che annuncia dall’interno: ‘Cristo è risorto, non è qui’! Tornano allora per dare l’annuncio a Pietro e Giovanni, i quali si muovono per andare a controllare: scorgono il sudario e le bende ben ricomposte a capo e piedi della lastra tombale; non possono, dunque, degli ipotetici ladri - come sostiene la Maddalena - avere rubato il Signore. Di fronte a tanta evidenza risorge la fede di Giovanni, testimone oculare della morte e sepoltura di Gesù: ‘Egli vide e credette’!

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Domenica delle Palme

Posted by Padre Eugenio Cavallari on 13 April 2019

rossoGloria a te che vieni, pieno di bontà e di misericordia!    

Letture: Isaia 50,4 7; Filippesi 2,6 11; Luca 22,14 23,56

1 ‑ La chiave di lettura - Oggi Gesù ci spiega chi è e che cosa pensa della vita. Le sue parole sono ancor più solenni e indicative perché le pronuncia per l’ultima volta nell’imminenza della sua passione e morte. Egli è del tutto cosciente di affermare una verità assolutamente al di fuori della portata umana; per questo introduce il discorso invitandoci a osservare la prima legge fondamentale di comportamento del creato: ‘Se il chicco di grano caduto in terra non muore, rimane solo; se invece muore, produce molto frutto. Chi ama la sua vita la perde, e chi odia la sua vita in questo mondo la conserverà per la vita eterna. Se uno mi vuol servire prenda la sua croce e mi segua’(Gv.12,24). Questa parola esprime alla perfezione la natura della vita secondo Dio e perché Dio ce l’ha data. Essa è soltanto un dono da parte di Dio, non è proprietà privata ed esclusiva di ciascuno; quindi, come tale, appartiene a tutti e deve essere offerta per tutti. La vita è PERDERSI,‘darsi per’, cioè donarsi per amore agli altri. La concezione opposta, quella del mondo, sostiene invece che la vita è PRENDERSI, amarsi egoisticamente senza dare nulla agli altri. Ora, se accettiamo questo principio del perdersi per amore, accettiamo tutto il Vangelo; se lo rifiutiamo, rifiutiamo tutto il Vangelo. Ma questo principio è comunque l'unica via di salvezza! Qui sta la vera sfida tra cristianesimo e cultura del mondo, che si gioca ormai da duemila anni. La storia a chi dà ragione?

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Quinta Domenica di Quaresima

Posted by Padre Eugenio Cavallari on 5 April 2019

violaChi di voi è senza peccato, scagli per primo la pietra su di lei

Letture: Isaia 43,16‑21; Filippesi 3,8‑14; Giovanni 8,1‑11.

1 - L'adultera ‑ L'episodio dell'adultera contiene due lezioni molto importanti: a) Gesù è la misericordia di Dio in persona, pronto a perdonare chiunque dimostri di essere disposto a non peccare più; b) gli uomini devono smetterla di condannarsi a vicenda perché nessuno è impeccabile: tutti hanno peccato e possono peccare in avvenire: ‘Chi di voi è senza peccato, scagli la prima pietra’ (Vangelo). E prima di tutto, per poter condannare il prossimo, è necessaria sia l’autorità legittima di giudicare in nome di Dio sia la capacità di conoscere le intenzioni di chi ha commesso un fatto. Tutte cose, queste, che sono di esclusiva competenza di Dio.

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Quarta Domenica di Quaresima

Posted by Padre Eugenio Cavallari on 30 March 2019

violaVi supplichiamo in nome di Cristo: lasciatevi riconciliare con Dio

Letture: Giosué 5,9a.10‑12; 2 Corinzi 5,17‑21; Luca 15,1‑3.11‑32.

1 ‑ Rallégrati Gerusalemme ‑ La liturgia odierna esulta di gioia perché l'umanità è stata liberata dalla ‘infamia di Egitto’, cioè dalla stessa condizione servile in cui si trovava il popolo ebraico prima della liberazione: senza patria e famiglia, senza padre e senza fratelli, senza dignità e libertà di popolo  e di persona. Il peccato produce un effetto spirituale equivalente: ci rende schiavi delle passioni proprie e altrui. Ma il Signore ‘è vicino a chi lo cerca, lo libera da tutte le angosce’, quindi ci restituisce libertà, verità, gioia vera.

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Terza Domenica di Quaresima

Posted by Padre Eugenio Cavallari on 23 March 2019

violaSe non vi convertite, perirete tutti allo stesso modo

Letture: Esodo 3,1 8a.13 15; 1 Corinzi 10, 1-6.10 12; Luca 13,1 9.

1 - Il roveto ardente - La Quaresima ci porta come Mosè a un passo da Dio. Nella nostra coscienza o nel cuore, divenuto il nostro roveto ardente, siamo sempre a tu per tu con la santità divina del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Anche noi ci sentiamo come Mosè veramente piccoli di fronte all'Io sono-Colui che sono; ma al tempo stesso siamo commossi e vinti di fronte a tanta benevolenza di Colui che si china su di noi: ‘Togliti i sandali dai piedi, perché il luogo sul quale stai è una terra santa’. Questa terra santa è proprio il nostro cuore, ove Dio si compiace di abitare per sempre come nel suo tempio santo. Prendiamo allora coscienza che l'amore di Dio è stato diffuso nei nostri cuori per trasformarci in qualcosa di divinamente santo. Questo amore, come il fuoco del roveto ardente, brucia senza estinguersi mai più. Il legno della croce non cesserà mai più di ardere!

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Seconda Domenica di Quaresima

Posted by Padre Eugenio Cavallari on 14 March 2019

violaCristo ci trasfigurerà nel suo corpo glorioso

Letture: Genesi 15,5-12.17‑18; Filippesi 3,17‑4,1; Luca 9,28b‑36.

1 ‑ Il contesto – L’evento della Trasfigurazione è un intermezzo pasquale, collocato sapientemente fra due annunci della passione e morte di Gesù: non è quindi esibizione di un trionfalismo terreno o di una schiacciante esibizione di divinità, ma annuncio della salvezza attraverso l'umiliazione suprema di Gesù: la sua passione di croce, morte e risurrezione. La vera gloria di Cristo è il sacrificio della sua vita infinita perché l'uomo si salvi e risorga definitivamente dal male. Naturalmente Gesù vuole anche iniziare tre dei suoi discepoli: Pietro, Giacomo, Giovanni a capire che in quell’uomo c’è Dio, luce infinita trinitaria.

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Prima Domenica di Quaresima

Posted by Padre Eugenio Cavallari on 8 March 2019

violaPadre, non ti chiedo di toglierli dal mondo, ma di custodirli dal Maligno (Gv 17,l5)

Letture: Deuteronomio 26,4‑10; Romani 10,8‑13; Luca 4,1‑13.

1 ‑ Quaresima ‑ I quaranta giorni della Quaresima simboleggiano la vita terrena, che è anche un periodo globale di prova e di preparazione per ascendere alla vita eterna; invece i cinquanta giorni della Pasqua devono essere vissuti pregustando già la beatitudine della vita eterna. La Chiesa nelle prossime settimane ci conduce a riflettere seriamente sul mistero della vita, e ce ne suggerisce gli aspetti più importanti: tentazione‑libertà, esteriorità-interiorità, peccato‑conversione, morte‑risurrezione.

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Ottava Domenica fra l'anno

Posted by Padre Eugenio Cavallari on 28 February 2019

verdeOgni albero si riconosce dai suoi frutti

Letture: Sir. 27,5-8; 1Cor. 15,54-58; Lc 6,39-45.

1 - La vita è un setaccio - Oggi la lettura del Siracide ci consegna un condensato delizioso di sapienza.

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