Questa rubrica raccoglie alcune riflessioni sulla Parola di Dio festiva, preparate comunitariamente ogni settimana. Il sussidio vuole rispondere a una duplice esigenza, avvertita ormai da tutti: a) giungere all'ascolto della Parola di Dio della messa festiva avendola già meditata in modo serio e approfondito; b) adeguare sempre meglio l'omelia o la catechesi alla sensibilità e alle situazioni concrete dei fedeli. Il cammino compiuto da ormai quarant’anni ha dimostrato che tale metodo anche se non è l'unico o l'ottimo migliora la qualità e i contenuti dell'omelia. Così esso diventa un prezioso servizio che i laici offrono al sacerdote e il sacerdote offre alla comunità dei fedeli. Dopo questa esperienza in gruppo, si è sentita l'esigenza di offrire anche una "traccia" scritta perché la riflessione continui durante la settimana in famiglia. Ora il testo è disponibile attraverso internet: il nuovo ‘caminetto’, ove la famiglia può riunirsi attorno al fuoco dello Spirito Santo. Accogliamo l’invito della Chiesa preparando un cuore ben disposto all'ascolto vivo e vissuto della Parola di Dio.
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Maria, Madre di Dio
Dio mandò il suo Figlio, nato da donna, perché ricevessimo l'adozione a figli
Letture: Numeri 6, 22‑27; Galati 4, 4‑7; Luca 2, 16‑21
1 ‑ Un Padre e una Madre - Oggi, ottava del S. Natale, la Chiesa festeggia Maria come Madre del Figlio di Dio, fatto uomo: Gesù è il Figlio di Dio fatto uomo. Il Natale diventa così festa dell'umanità intera, perché in Maria è onorata la maternità di tutte le donne, come in Gesù è onorata la fraternità di tutti gli uomini. In effetti, è sempre festa quando nasce un figlio, non solo di un papà e di una mamma, ma di tutta la famiglia. Oggi è la festa di Maria: la creatura più umile e più alta, ma è anche festa di tutta la Chiesa perché Maria ha ricevuto Gesù non per se stessa, ma per donarlo a tutti noi. Ella sempre ce lo dona, ce lo mette in braccio, anzi, nel cuore perché sia tutto nostro.
Natale Del Signore
Gloria a Dio nel più alto dei cieli e pace in terra agli uomini che Egli ama
Letture: Isaia 9, 2‑4. 6‑7; Tito 2, 11‑14: Luca 2, 1‑14
1 - Il nostro Natale - Ancora una volta ci affacciamo alla grotta di Betlemme, commossi da tanta umiltà e povertà, affascinati dalla bontà infinita di Dio che si fa uno di noi e non cessa di amarci e aiutarci, ma anche pressati dalla situazione attuale così drammatica del mondo. Non possiamo limitarci a guardare e ammirare Gesù Bambino sulla paglia: è tempo di inginocchiarci accanto a Maria e Giuseppe per adorare, chiedere perdono e rifarci un cuore nuovo. Come? Con i tre valori che ci presenta quel Bimbo inerme, che ci disarma con la sua mite umiltà, la sua totale obbedienza, il suo amore misericordioso.
Quarta Domenica di Avvento
Ecco, la Vergine concepirà e partorirà un figlio, che sarà ‘Dio‑con‑noi’
Letture: Isaia 7, 10‑14; Romani 1, 1‑7; Matteo 1, 18‑24
1 ‑ Il segno di Dio ‑ Il profeta Isaia presenta Maria come il centro di tutte le opere della salvezza, di tutti i gesti o segni che annunciano il Salvatore: ‘Il Signore stesso vi darà un segno. Ecco: la vergine concepirà e partorirà un figlio, che chiamerà Emmanuele: Dio‑con‑noi’. Maria per questo ruolo di vergine-madre è la creatura che per vocazione divina è divenuta ‘termine fisso d'eterno consiglio’(Dante). Lo è da sempre e lo sarà sempre più.
Terza Domenica di Avvento
Dite agli smarriti di cuore: Ecco, viene il vostro Dio a salvarvi
Letture: Isaia 35, 1‑6. 8-10; Giacomo 5, 7‑10; Matteo 11, 2‑11
1 - Cresce la gioia ‑ Le voci di Isaia, del Battista, di Paolo e di Giacomo si accordano sul tema dell'imminenza dell'arrivo di Cristo: ‘Rallegratevi sempre nel Signore, ve lo ripeto, rallegratevi, il Signore è vicino’! La profezia ormai lascia il posto alla realtà. Non possiamo rimandare ad altri tempi la venuta del Salvatore: Egli è già in mezzo a noi e opera per salvare tutti. Anche oggi però molti, smarriti di cuore, si chiedono e chiedono alla storia: ‘Sei tu colui che deve venire o dobbiamo attenderne un altro’? Cristo, evidentemente, non convince ancora attraverso la sua Chiesa e le vicende attuali...
Immacolata Concezione
Esulto e gioisco nel Signore perché mi ha rivestito delle vesti di salvezza
Letture: Genesi 3,9-15.20; Romani 15, 4-9; Luca 1,26-38Genesi 3,9-15.20; Romani 15, 4-9; Luca 1,26-38
1 - Un po’ di storia – Pio IX ha proclamato il dogma dell’Immacolata l’8 dicembre 1854 nella Basilica di S. Pietro, dopo una lunga maturazione della tradizione cristiana per circa nove secoli. Non tutti furono d’accordo; in Germania ci fu anche un piccolo scisma fra i ‘vetero-cattolici’. Ma ci pensò la Madonna stessa a chiarire la questione. Apparendo quattro anni dopo (11 febbraio 1858) nella grotta di Lourdes, a Bernadette che le chiedeva come si chiamasse, rispose: ‘Io sono l’Immacolata Concezione’. La nostra Genova, città di Maria fin dal 25 marzo 1637, ha voluto innalzare il primo tempio all’Immacolata, con la Basilica di Via Assarotti, dopo la proclamazione del dogma da parte di Pio IX.
Seconda Domenica di Avvento
Preparate la via del Signore! Colui che verrà vi battezzerà in Spirito Santo e fuoco
Letture: Isaia 11, 1-10; Romani 15, 4-9; Matteo 3, 1-12
1 ‑ Due profeti ‑ Isaia presenta Gesù Cristo come Re di giustizia e di pace, che dona la misericordia divina, la libertà dal male e del bene, la serenità, il riscatto per i poveri e gli oppressi: ‘Su di lui poserà lo Spirito del Signore, spirito di sapienza e intelligenza, di consiglio e di fortezza, di conoscenza e di timore del Signore’. Si parla proprio dello Spirito Santo e dei suoi sette doni, che abbiamo già ricevuto nel battesimo e nella cresima. Essi sono le sette versioni dell’amore verso Dio e i fratelli. Anche Giovanni Battista, che è il precursore di Gesù e il ‘Paolo’ del Vecchio Testamento, si rivolge a noi con questo appello: ‘Preparate la via del Signore, raddrizzate i suoi sentieri. Convertitevi facendo la confessione dei vostri peccati e compiendo frutti degni di penitenza’.
Prima Domenica di Avvento
Anche voi state pronti, perché nell’ora che non immaginate, il Figlio dell’uomo verrà
Letture: Isaia 2, 1‑5; Romani 13, 11‑14; Matteo 24, 37‑ 44
1 - Avvento del Signore ‑ Sarebbe troppo poco ridurre il Natale ad una commemorazione storica della nascita di Cristo in Betlemme oppure pensare all'arrivo ultimo di Cristo quando finirà la mia vita o la vita del mondo. C’è un arrivo di Dio, un suo Natale nel presente: oggi stesso, tutti i giorni! Le tre letture bibliche vanno lette tenendo presente questa domanda: come sta arrivando oggi il Signore? Anche Paolo ci sollecita su questo aspetto: ‘Fratelli, è ormai tempo di svegliarvi dal sonno, perché la salvezza è più vicina ora di quando diventammo credenti’ . Iniziamo con l’Avvento questo nuovo anno di grazia liturgica con rinnovato fervore, attenti a compiere bene le singole azioni e a intuire le sorprese di Dio che non mancheranno, dando continuità alla nostra vita spirituale.